“Fenomeno ‘Fleximan’: vendicatore autovelox sotto inchiesta in Veneto e oltre”

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Il misterioso “Fleximan”, autoproclamatosi vendicatore degli automobilisti vessati dagli autovelox, è al centro di un’indagine condotta dai Carabinieri di Adria e del Nucleo operativo radiomobile di Rovigo. Un uomo di 42 anni, residente in Polesine ma nato a Padova, è stato denunciato per danneggiamento aggravato a beni esposti per necessità o consuetudine alla pubblica fede e interruzione di pubblico servizio. Cinque episodi sono stati attribuiti a lui, avvenuti nei Comuni polesani di Bosaro – due volte, a maggio e luglio dello scorso anno – Corbola e Taglio di Po, nello stesso giorno della vigilia di Natale, e Rosolina il 3 gennaio scorso.Le autorità hanno eseguito accertamenti approfonditi sui luoghi colpiti e sugli impianti di videosorveglianza, utilizzando anche riscontri su tabulati telefonici. La Procura di Rovigo ha avviato un’indagine tecnica sul materiale sequestrato durante la perquisizione. Tuttavia, non sembra che l’indagato sia responsabile di tutti i danneggiamenti attribuiti a “Fleximan” in Veneto; altre tre Procure – Belluno, Padova e Treviso – stanno conducendo indagini simili su attacchi ai pali degli autovelox nella regione.L’autore dei vandalismi utilizza sempre la stessa modalità: taglia alla base il palo che sorregge la telecamera con una mola elettrica, lasciando il palo abbattuto a terra. In alcuni casi ha anche lasciato volantini di rivendicazione sul luogo del sabotaggio. Queste azioni hanno suscitato reazioni contrastanti tra gli amministratori locali e gli automobilisti critici dei limiti imposti; il Procuratore di Treviso ha avvertito sul rischio di apologia del reato legata ad eventuali manifestazioni di solidarietà.Gli attacchi agli autovelox si sono estesi anche in Lombardia e Piemonte, dove sono stati segnalati episodi simili. In Lombardia un palo è stato trovato abbattuto in una scarpata nella provincia di Bergamo, mentre in Piemonte un emulo locale del “Fleximan” è stato denunciato per aver sradicato due colonnine lungo una strada statale nella Val Vigezzo.

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