Il presidente israeliano Isaac Herzog ha sottolineato, in un discorso commemorativo dell’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 in Israele, che le ferite causate da quell’evento traumatico sono ancora aperte e profonde. Ha evidenziato come molti ostaggi siano ancora prigionieri, subendo torture e giustiziati in modo barbaro, portando a una situazione di sofferenza continua e insostenibile. Di fronte alla tragica realtà che vede ancora 97 persone tenute in ostaggio, con 33 di loro dichiarate morte, emerge la necessità urgente di agire per porre fine a questa violenza inaccettabile. La Striscia di Gaza rimane un luogo carico di tensione e pericolo, dove la vita umana è minacciata quotidianamente da atti terroristici e violenze indiscriminate. Herzog ha ribadito l’impegno del governo israeliano a proteggere i propri cittadini e a lavorare per garantire la sicurezza e la stabilità nella regione, nonostante le sfide e le minacce costanti che si presentano. La comunità internazionale è chiamata a sostenere gli sforzi per promuovere la pace e il dialogo tra le parti coinvolte, al fine di porre fine alle sofferenze e alle tragedie che continuano a colpire la popolazione civile.
Ferite aperte e ostaggi: la tragedia di Gaza e l’impegno di Israele
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