11 febbraio 2025 – 10:45
Questa sera, in occasione della fiaccolata organizzata per commemorare la tragica scomparsa di Cinzia D’Aries, una donna di 56 anni brutalmente uccisa dal marito Pietro Quartuccio a Venaria nella notte tra sabato e domenica scorsi, la sua nipote ha lanciato un accorato appello a tutte le donne che si trovano in situazioni di pericolo all’interno delle proprie abitazioni. “Ci saremo questa sera”, ha dichiarato la giovane, “perché è giusto così: per onorare la memoria di mia zia e di tutte le donne vittime di violenza domestica”. Riguardo alla terribile tragedia avvenuta sabato notte, ha commentato: “Non posso collegare quanto accaduto a un rapporto d’amore tossico; in questo caso possiamo parlare più che altro di sofferenza e paura”. Quartuccio era seguito dai servizi psichiatrici, ma ciò non ha impedito che si verificassero ripetuti episodi di violenza fisica e psicologica nei confronti della donna. La nipote ha confermato che in passato l’uomo aveva già tentato di uccidere la zia e che era stato fermato dal Centro di salute mentale. Anche un vicino ha raccontato dell’intenzione omicida dell’uomo. Contrariamente a quanto dichiarato dai carabinieri, la nipote ha confermato ieri che non vi erano denunce precedenti nei confronti del marito assassino: “Mia zia temeva per la sua stessa vita; era terrorizzata dall’idea che lui potesse ucciderla o togliersi la vita”. Per questo motivo, nonostante le continue violenze subite, Cinzia non aveva mai sporto denuncia né aveva mai pensato di allontanarsi da lui. Inoltre, sono stati consegnati alle autorità ieri i segni visibili sul collo della vittima causati da suo marito con una forchetta durante uno degli ultimi episodi violenti avvenuti quest’estate. L’appuntamento per la fiaccolata è fissato davanti alla casa sita in via Gozzano 3 dove si è consumata l’atroce vicenda del femminicidio e del successivo tentativo suicida da parte dell’aggressore.