“Filippo Panseca: l’artista eclettico che unisce arte e sostenibilità”

Filippo Panseca, noto per il simbolo del Garofano e per le scenografie mozzafiato dei congressi del Psi, si distingue come un artista eclettico con una visione umanitaria e sociale profonda. Pur non essendo un architetto di formazione, ha saputo coniugare creatività e sensibilità ambientale in progetti all’avanguardia. Vent’anni fa, ha ideato un prototipo di macchina solare e ha anticipato l’arte digitale utilizzando il pc per creare opere pittoriche innovative. La sua genialità si esprime anche attraverso l’uso di vernici luminescenti al fosforo per coinvolgere gli spettatori e la produzione di quadri fotocatalitici che purificano l’ambiente circostante.La sua ultima sfida è stata la stesura di una proposta di legge volta a promuovere la diffusione di pratiche sostenibili nel mondo dell’arte. Con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale, ha elaborato un provvedimento legislativo mirato a sostenere l’utilizzo del biossido di titanio per la creazione di opere d’arte che contribuiscano alla depurazione dell’ambiente. Questa iniziativa non solo dimostra la sua costante ricerca di innovazione, ma testimonia anche il suo impegno nel contrastare problemi sociali come lo spopolamento anagrafico di luoghi come Pantelleria.Panseca, classe 1940 e pioniere della Computer Art in Italia, dimostra come la collaborazione tra arte e tecnologia possa portare a risultati straordinari. Il suo lavoro incarna una filosofia che va oltre la mera creazione artistica, abbracciando valori etici e ambientali che pongono l’uomo al centro della sua missione creativa.