“Finanziamento Erc Consolidator Grant: 678 milioni di euro per la ricerca scientifica europea”

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Il finanziamento di 678 milioni di euro assegnato a 328 ricercatori europei dal Consiglio Europeo per la Ricerca tramite gli Erc Consolidator Grant rappresenta un importante sostegno per la comunità scientifica. Questi fondi mirano a sostenere scienziati di eccellenza nel consolidare i loro progetti, promuovendo l’innovazione e la ricerca di alto livello. Tra i vincitori italiani, che ammontano a 29, si evidenzia una presenza significativa sia in patria che all’estero, posizionandosi al terzo posto dopo Germania e Francia.Nella graduatoria delle istituzioni che ospiteranno i progetti vincitori, l’Italia si colloca al quinto posto con 20 progetti, di cui la metà è guidata da donne. Un dato che sottolinea il ruolo sempre più attivo e rilevante delle ricercatrici nel panorama scientifico contemporaneo. Al primo posto troviamo la Germania con ben 67 progetti seguita da Francia e Regno Unito a pari merito (38) e dai Paesi Bassi (37).Le ricerche finanziate spaziano dalla biologia alla gestione ambientale, dimostrando un elevato potenziale impatto scientifico. Si va dalla creazione in laboratorio di un batterio capace di sintetizzare proteine con soli 19 amminoacidi anziché 20, fino alla realizzazione di gemelle digitali delle foreste per prevenire incendi utilizzando l’Intelligenza Artificiale. Tuttavia, nonostante i risultati positivi ottenuti dai progetti selezionati, emerge una disparità di genere: solo il 30% dei premiati sono donne, specialmente nei settori matematico-fisici e ingegneristici. È essenziale promuovere una maggiore inclusione femminile nella ricerca scientifica per garantire una rappresentanza equilibrata e favorire l’innovazione multidimensionale.In Italia, l’Università di Bologna si distingue come principale beneficiaria dei fondi Erc con tre progetti ospitati. Seguono altre istituzioni accademiche prestigiose come l’Università di Pisa, l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, l’Università di Padova e l’Università di Pavia ove verranno svolti due progetti ciascuna. Inoltre, importanti ricerche avranno luogo presso l’Istituto Universitario Europeo di Firenze e diverse università italiane tra cui Federico II a Napoli, L’Orientale a Napoli e Parma insieme ad enti come l’Ospedale San Raffaele a Milano o il Politecnico a Torino. La distribuzione dei finanziamenti riflette la diversificata rete accademica italiana coinvolta nell’avanzamento della conoscenza scientifica e tecnologica a livello internazionale.

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