Il nuovo film di Gabriele Muccino, intitolato “Fino alla Fine”, ci porta in un’avventura coinvolgente attraverso le scelte e le conseguenze che una ragazza è costretta a affrontare in una sola notte. Il regista descrive il tema del film come un cambiamento improvviso di direzione, simile a uno scambio di binario che ci porta verso destini inaspettati e pericolosi. Durante il Giffoni Film Festival, Muccino condivide la sua esperienza personale legata alla sicurezza stradale e all’importanza di gestire il tempo mentre si guida.Ricordando un incidente quasi mortale avvenuto in Grecia a causa di una distrazione alla guida, Muccino sottolinea quanto sia fragile la nostra esistenza e quanto la velocità possa metterla a rischio. Parla dell’uso del cellulare al volante come fonte comune di distrazione, evidenziando come la dipendenza dagli smartphone possa compromettere la nostra attenzione sulla strada e mettere a repentaglio vite umane.Il regista invita ad assumere il controllo del tempo anziché esserne schiavi, sottolineando l’importanza di non distrarsi durante la guida per evitare tragedie evitabili. Il tema degli incidenti stradali ricorre spesso nei suoi film, come dimostrano opere precedenti come “L’ultimo bacio” e “Sette anime”. Muccino confessa di essere ossessionato dalla questione del telefono al volante da sempre, utilizzandola come elemento drammatico per creare fatalità nelle sue storie.Inoltre, il regista rivela che la sua balbuzie adolescenziale è stata determinante nel suo percorso artistico, poiché ha trovato nel cinema un modo per esprimersi e comunicare chi fosse veramente attraverso le performance degli attori sullo schermo. Condividendo questa esperienza con i giovani presenti, Muccino trasmette l’importanza della diversità e delle sfide personali nel plasmare il proprio cammino creativo e professionale.
“Fino alla Fine”: il nuovo film di Gabriele Muccino e l’importanza di gestire il tempo al volante
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