giovedì 2 Ottobre 2025
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Accoglienza migranti: Inchiesta sulla cooperativa Desy, truffe e abusi

Un sistema di accoglienza fragile e vulnerabile, terreno fertile per deviazioni eticamente e legalmente inaccettabili, è al centro di un’indagine che coinvolge la cooperativa sociale Desy, operante nel settore dell’assistenza ai richiedenti asilo.

L’inchiesta, condotta dai Carabinieri del Nas di Firenze con la collaborazione dei colleghi salernitani, ha portato all’applicazione di misure cautelari nei confronti di cinque amministratori e collaboratori della cooperativa, con l’esecuzione di un arresto in carcere e l’applicazione degli arresti domiciliari per gli altri quattro.
Parallelamente, è stato disposto un sequestro preventivo di beni per un valore di 720.000 euro.
L’indagine, iniziata a seguito di un’ispezione presso un Centro di Accoglienza Straordinario (CAS) a San Marcello Piteglio (Pistoia), ha svelato un quadro preoccupante di gestione e di sfruttamento.
Le prime segnalazioni riguardavano gravi irregolarità igienico-sanitarie, ma le successive verifiche, corroborate dalle testimonianze degli ospiti, hanno fatto emergere una situazione ben più grave: una quasi totale assenza di servizi essenziali.
I richiedenti asilo, ospitati in strutture prive di riscaldamento, acqua calda e, in alcuni casi, anche di energia elettrica, si trovavano di fatto abbandonati.
La cooperativa Desy, pur attestando alla Prefettura di Pistoia di aver fornito servizi che non venivano erogati, richiedendo il pagamento corrispondente.

Questo sistema fraudolento, alimentato da una logica predatoria, ha visto anche il ricorso a pratiche di concussione.

Dipendenti e collaboratori della Desy, secondo le accuse, avrebbero minacciato gli ospiti per ottenere firme su fogli di presenza, attestando falsamente la regolare erogazione dei servizi.
Questo comportamento, oltre ad essere penalmente rilevante, evidenzia una profonda mancanza di rispetto verso la dignità umana dei richiedenti asilo, persone già in una condizione di fragilità e vulnerabilità.
L’inchiesta, che ha esteso le indagini ad altre strutture gestite dalla Desy in diverse province italiane – Salerno, Avellino, Pavia e Arezzo – ha permesso di ricostruire un quadro più ampio di irregolarità.
L’analisi delle fatture presentate alle Prefetture ha rivelato che, nel periodo 2022-2024, la cooperativa ha incassato complessivamente oltre 1,2 milioni di euro, frutto di un sistema di inganni e di appropriazione indebita di fondi pubblici.

Il caso Desy solleva interrogativi cruciali sull’efficacia dei controlli e sulla trasparenza nella gestione dei finanziamenti destinati all’accoglienza dei migranti, sottolineando la necessità di un sistema di monitoraggio più rigoroso e di una maggiore responsabilità da parte di tutti gli attori coinvolti.
L’inchiesta rappresenta un campanello d’allarme che invita a una riflessione profonda sul ruolo delle cooperative sociali e sulla salvaguardia dei diritti fondamentali delle persone in cerca di protezione.

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