Un ponte di solidarietà e speranza si estende tra Castiglion Fiorentino, in Toscana, e Dakar, in Senegal, incarnato dalla figura di Bara Mamadou Lamine Ndiaye, noto a tutti come Bebeto, attaccante della Castiglionese.
Questa connessione, nata dall’ammirazione per un progetto sociale di profonda risonanza, si concretizza in un sostegno tangibile a una scuola calcio gratuita che accoglie oltre 400 giovani senegalesi.
L’iniziativa, fortemente sostenuta dal sindaco Mario Agnelli attraverso una donazione mirata all’acquisto di attrezzature sportive, riflette una visione di responsabilità globale e un investimento di valore in futuro.
“È forse il miglior investimento della mia vita,” ha affermato il sindaco, commosso dal toccante video di ringraziamento dei ragazzi, testimonianza di un impatto emotivo profondo e un incentivo a perseverare nell’impegno.
La “100% Foot”, fondata nel 2014 da Bebeto, non è semplicemente una scuola calcio.
È un progetto educativo complesso che offre ai giovani dai 6 ai 18 anni l’opportunità di coltivare il talento calcistico, ma soprattutto di accedere all’istruzione.
Questo aspetto cruciale, l’obbligo di frequentare la scuola parallelamente all’attività sportiva, risponde a una ferma volontà di Bebeto: evitare che i ragazzi incontrino gli stessi ostacoli che hanno segnato il suo percorso.
La sua personale esperienza, mancando il diploma, lo spinge a promuovere un approccio olistico che combini sport e istruzione, alimentato dal sogno di colmare questa lacuna, magari attraverso lo studio delle lingue, una passione che lo vede comunicare fluentemente in cinque.
L’evoluzione della scuola calcio è sintomatica della sua crescente importanza per la comunità.
Dalle sue umili origini, l’istituzione ha ampliato la sua portata, inaugurando una seconda sede in un villaggio limitrofo a Dakar e contando su un team di due istruttori dedicati.
Il suo sviluppo è interamente dipendente dalla generosità di donatori e dal costante supporto diretto di Bebeto, che incarna la resilienza e l’impegno per la sua comunità.
Bebeto, nato a Dakar il 31 dicembre 2021, un nome scelto in segno di un arrivo gioioso a cavallo tra l’anno vecchio e quello nuovo, ha intrapreso un percorso calcistico che lo ha portato in Italia nel 2008, a soli 17 anni, per giocare nel Giulianova.
La sua carriera, seppur costellata di esperienze in diverse nazioni – Lugano in Svizzera, Kecskeméti e Gyirmót in Ungheria, Gaziantep in Turchia – lo ha portato oggi a Castiglion Fiorentino, dove la sua storia personale si fonde con un’iniziativa sociale che ne amplifica il significato, trasmettendo un messaggio di speranza e responsabilità verso le nuove generazioni.