Il cuore di Carrara, città riconosciuta dall’UNESCO per la sua eccezionale vocazione artigianale e artistica, vibra di creatività per due giorni, il 25 e 26 luglio, in un’esperienza culturale inedita: il “Festival C/Art – Creativi in dialogo”.
Questo evento, giunto alla sua seconda edizione, rappresenta un ponte ideale tra Carrara e la rete globale delle Città Creative UNESCO, un network che abbraccia ben 350 città in tutto il mondo, testimoni di un patrimonio immateriale ricco e diversificato.
L’iniziativa si dispiega nei quartieri storici di Grazzano, Cafaggio e Baluardo, lungo l’antica via Carriona, un percorso che un tempo risuonava del ritmo dei carri trainati dai buoi, carichi della preziosa materia prima che ha forgiato l’identità di questa terra.
Oggi, quel tragitto si anima di un nuovo movimento, quello di 70 artisti provenienti da ogni angolo del mondo, un’orchestra di talenti che incarnano le diverse declinazioni della creatività: dall’architettura al cinema, dalla gastronomia alla musica, dal design alla letteratura, fino alle nuove forme d’arte digitale.
Ceramisti, musicisti, mosaicisti, designer, videomaker, e molti altri, condividono le proprie competenze e visioni, dando vita a performance dal vivo e a un mercato creativo di eccellenza.
Il Festival C/Art non è solo una vetrina di talento, ma un vero e proprio laboratorio di idee, un luogo di scambio e contaminazione culturale.
I temi cardine di questa edizione – l’accoglienza e la migrazione, intese come forze motrici di progresso e arricchimento, e il riciclo creativo come pratica virtuosa e sostenibile – riflettono un’attenzione particolare alle sfide del nostro tempo.
L’evento si propone di riappropriarsi degli spazi urbani, riscoprendo la vitalità di quartieri spesso marginalizzati, trasformando la residenzialità in opportunità di dialogo e condivisione.
La ricca programmazione include momenti conviviali come la “Carrareccia”, una cena di quartiere lungo il fiume, visite guidate a studi d’artista, chiese e luoghi solitamente inaccessibili al pubblico, e performance artistiche site-specific sui ponti Baroncino e delle Lacrime, dove scultori e pittori lavoreranno a cielo aperto, in un confronto creativo con i modellatori di argilla.
Il Festival si inserisce in un contesto più ampio di eventi culturali che animano Carrara in questo periodo.
Continuano fino al 28 settembre “White Carrara 2025 – Design Here and Now”, una mostra en plein air che celebra il dialogo tra design e marmo, mentre fino al 26 ottobre il Carmi ospita “Per forza di levare.
Michelangelo scultore nelle fotografie degli Archivi Alinari”, una mostra che offre una prospettiva inedita sul genio del maestro rinascimentale attraverso l’obiettivo dei fotografi degli Archivi Alinari.
Insieme, queste iniziative contribuiscono a rafforzare l’immagine di Carrara come polo culturale di rilevanza internazionale, capace di coniugare tradizione e innovazione, arte e artigianato, territorio e apertura al mondo.