lunedì 20 Ottobre 2025
13.8 C
Firenze

Superstrada Rieti-Terni: Tifosi Attacco, Morto Autista

L’ombra di una violenza premeditata si allunga sulla superstrada Rieti-Terni, teatro di un tragico agguato che ha spezzato la vita di un autista e scosso profondamente la comunità sportiva.
Le indagini, condotte con rigore dalla Squadra Mobile e dalla Digos di Rieti, faticano a individuare i responsabili dell’attacco, un atto di estrema gravità che ha colpito un pullman di tifosi toscani a bordo del quale si trovavano 45 persone.

La ricostruzione degli eventi, fornita dalle autorità, rivela una dinamica inquietante.
Il pullman, proveniente da Pistoia e diretto a Terni dopo la partita di basket tra Estra Pistoia e Sebastiani Rieti, è stato intercettato in prossimità del chilometro di Contigliano, un punto strategico scelto dagli aggressori per tendere un’imboscata.
La sparizione della scorta di Polizia, che avrebbe dovuto garantire la sicurezza del convoglio, emerge come un elemento cruciale da valutare nell’ambito delle responsabilità.

L’aggressione, descritta come un’irruzione violenta con proiezili lapidei e mattoni, ha inferto un colpo fatale all’autista di 65 anni, residente a Firenze e di origine romana.
La traiettoria di una pietra, lanciata con ferocia, ha sfondato il parabrezza, colpendo l’uomo al volto.

Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorsi, ogni tentativo di rianimarlo si è rivelato vano.

La perdita di una vita umana, in un contesto di rivalità sportiva, solleva interrogativi profondi sul degrado della sicurezza e sull’escalation della violenza negli stadi e nelle aree circostanti.

Le indagini si concentrano ora sull’identificazione degli autori, sospettati di essere ultras della curva reatina, individui con una storia di comportamenti violenti e un forte senso di appartenenza al gruppo.
L’analisi delle testimonianze raccolte, che coinvolgono una decina di tifosi presenti sul pullman, e il controllo dei sistemi di videosorveglianza presenti lungo la superstrada, rappresentano le principali piste investigative seguite dagli inquirenti.
Questo tragico episodio non solo segna una ferita profonda nella comunità sportiva, ma anche un campanello d’allarme per le istituzioni e le forze dell’ordine.

È necessario un ripensamento radicale delle misure di sicurezza durante gli eventi sportivi, un rafforzamento dei controlli e un impegno concreto per contrastare la cultura dell’odio e della violenza che spesso si cela dietro le rivalità calcistiche e cestistiche.
La morte dell’autista rappresenta un monito severo: la sicurezza e il rispetto della vita umana devono prevalere sempre, al di sopra di qualsiasi passione sportiva.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
Sitemap