domenica 7 Settembre 2025
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Terremoto in Appennino: scossa di 3.0 avvertita ampiamente

Alle ore 15:25 del [data odierna], l’Appennino Tosco-Emiliano ha tremato a causa di una scossa sismica di magnitudo 3.0.
L’evento, accuratamente localizzato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha avuto il suo epicentro a soli 2 chilometri a sud-est dell’Abetone, in un’area geologicamente complessa e caratterizzata da una storia di intensa attività tettonica.
La profondità di ipocentro, stimata a 13 chilometri, suggerisce un’origine relativamente superficiale, contribuendo alla sensibilità percepita della scossa.

La magnitudo 3.0, pur rientrando nella categoria delle scosse di intensità “leggera”, è stata avvertita con chiarezza da una vasta area, estendendosi oltre i confini provinciali.

In particolare, la percezione del sisma è stata riportata non solo nella provincia di Pistoia, regione con una densa rete di monitoraggio sismico, ma anche in quella limitrofa di Lucca.
Questo ampio raggio di percezione è riconducibile alla combinazione della profondità relativamente ridotta dell’ipocentro e alla conformazione del territorio, che ha favorito la propagazione delle onde sismiche.

L’Appennino Tosco-Emiliano, come parte integrante dell’Appennino Settentrionale, è una zona ad alta sismicità, caratterizzata da una tettonica complessa e da una continua deformazione causata dalla subduzione della placca africana sotto quella europea.

La regione è attraversata da numerose faglie attive, alcune delle quali, come quella che ha generato l’evento odierno, rimangono in fase di monitoraggio costante.
La conoscenza approfondita di queste faglie e del loro comportamento è cruciale per la valutazione del rischio sismico e per la mitigazione dei potenziali danni.
Al momento, non sono state segnalate lesioni personali o danni strutturali significativi, un risultato positivo che testimonia, in parte, la buona qualità del costruito e l’efficacia delle misure di prevenzione adottate.

Tuttavia, è fondamentale sottolineare che ogni evento sismico, seppur di moderata intensità, rappresenta un campanello d’allarme e un’occasione per rivedere e aggiornare le strategie di gestione del rischio, promuovendo la sensibilizzazione della popolazione e rafforzando le infrastrutture.

L’INGV continua a monitorare l’area, raccogliendo dati e valutando l’eventuale verificarsi di scosse di assestamento.

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