mercoledì 10 Settembre 2025
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Terremoto in Appennino: scossa di 3.0 avvertita tra Toscana ed Emilia.

Un evento sismico di magnitudo 3.0 ha agitato l’Appennino tosco-emiliano nel pomeriggio di oggi, con l’epicentro localizzato a breve distanza – circa 2 chilometri – a sud-est dell’Abetone, area montana compresa nel territorio della provincia di Pistoia.

La rilevazione, effettuata alle ore 15:25 dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha indicato una profondità di ipocentro pari a 13 chilometri, suggerendo una genesi del sisma in una fascia di roccia a profondità moderata.

Questo dato, unitamente alla magnitudo, spiega la percepibilità dell’evento, che ha destato l’attenzione e suscitato preoccupazione in diversi centri abitati.
Le testimonianze raccolte indicano che la scossa è stata avvertita in modo distinto dalla popolazione, testimoniando la sua relativa forza e la capacità delle onde sismiche di propagarsi attraverso il terreno e raggiungere le superfici.

L’Appennino settentrionale, e in particolare questa zona, è una regione geologicamente attiva, caratterizzata da una complessa storia tettonica.
La placca africana, in movimento verso nord, interagisce con la placca euroasiatica, generando una compressione che favorisce la deformazione e la fratturazione della crosta terrestre.
Questa dinamica interna si manifesta con una sequenza di eventi sismici di diversa intensità, sebbene eventi di magnitudo simile a questo non siano particolarmente frequenti in questa specifica area.

La capacità di percepire la scossa ha superato i confini amministrativi della provincia di Pistoia, estendendosi anche a quella confinante di Lucca, a conferma della notevole propagazione delle onde sismiche.

La distanza dall’epicentro, la profondità dell’ipocentro e le caratteristiche del terreno hanno contribuito a questa ampia distribuzione della percepibilità.

Fortunatamente, al momento, non sono state riportate né lesioni personali né danni a edifici o infrastrutture.
Questo risultato positivo è dovuto, in parte, alla moderata magnitudo dell’evento e, presumibilmente, anche alla buona qualità costruttiva degli edifici presenti nella regione.

Tuttavia, l’episodio sottolinea l’importanza di monitorare costantemente l’attività sismica e di promuovere la conoscenza dei rischi naturali, al fine di garantire la sicurezza della popolazione e la resilienza delle comunità che vivono in aree geologicamente vulnerabili.
Le autorità competenti stanno monitorando la situazione per escludere l’eventuale verificarsi di scosse di assestamento.

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