David Byrne, figura iconica della musica contemporanea e mente dietro i Talking Heads, si appresta a ritornare in Italia nel 2026 con “Who Is The Sky?”, un progetto ambizioso che trascende la mera presentazione di un nuovo album per evolversi in una vera e propria esperienza artistica.
Il tour, prodotto da D’Alessandro e Galli, segnerà un’immersione profonda nel cuore della sua ricerca creativa, offrendo al pubblico italiano un’occasione unica per assistere alla nascita di nuove opere musicali e per confrontarsi con le riflessioni che ne animano l’essenza.
Le date previste sono il 23 giugno a Bari, nell’ambito del Locus Festival, il 25 giugno al Lucca Summer Festival e il 26 giugno al Marostica Summer Festival.
“Who Is The Sky?” nasce da un periodo di riposo dalla composizione, un momento di pausa strategica per Byrne che lo ha condotto a esplorare territori artistici differenti.
Lontano dalle convenzioni, l’artista si è dedicato a passioni apparentemente distanti dalla musica: la cucina, il disegno, la raccolta di appunti sparsi, un vero e proprio “laboratorio” di idee latenti.
Da questo fertile terreno è emerso un ciclo di nuove canzoni, realizzate in sinergia con il produttore Kid Harpoon (Tom Hull), un nome di spicco nella scena pop contemporanea, capace di donare al progetto una sonorità vibrante, accessibile eppure profondamente innovativa.
Il nuovo lavoro si pone in continuità con i temi di speranza e umanesimo che hanno caratterizzato “American Utopia”, ma li approfondisce, spingendosi oltre la superficie per indagare le complessità della connessione umana, il ruolo della comunità e la possibilità di una trasformazione interiore.
Byrne, maestro nell’arte della narrazione, confeziona brevi racconti, “mini-storie” intense e coinvolgenti, tra cui spiccano brani come “My Apartment Is My Friend”, “She Explains Things to Me” e “I Met the Buddha at a Downtown Party”.
In queste composizioni, l’osservazione acuta della realtà quotidiana si intreccia con spunti di filosofia, il tutto condito da un’ironia lucida e contagiosa che invita alla riflessione.
L’album vede la partecipazione di ospiti di prestigio, veri e propri pilastri della scena musicale internazionale: Hayley Williams (Paramore), St.
Vincent e Tom Skinner (The Smile), ognuno capace di arricchire il suono con la propria voce e la propria sensibilità.
A completare il quadro, il ritorno di collaboratori storici di Byrne, come il percussionista brasiliano Mauro Refosco, che con la sua maestria ritmica contribuisce a definire l’identità sonora del progetto.
“Who Is The Sky?” non è semplicemente un concerto: è un viaggio immersivo nel mondo di David Byrne, un’occasione per contemplare la bellezza dell’imperfezione e per interrogarsi sul significato del nostro esistere.






