Il Festival Puccini, un appuntamento imprescindibile per gli amanti della lirica, celebra la sua 71ª edizione con un cartellone ricco di emozioni e interpretazioni di spicco al suggestivo teatro all’aperto di Torre del Lago, incastonato nel paesaggio lucchese.
L’evento di domani sera si configura come un omaggio solenne al compositore toscano, ma anche come un’occasione per celebrare una delle voci femminili più acclamate del panorama operistico contemporaneo: Anna Netrebko.
La soprano russa, insignita del prestigioso Premio Puccini lo scorso dicembre, condividerà il palco con il tenore Martin Muehle, il baritono Jérôme Boutillier, sotto la direzione esperta di Michelangelo Mazza, che guiderà l’Orchestra del Festival Puccini.
Il concerto si articolerà in due sezioni distinte: una prima parte dedicata a Giuseppe Verdi, figura chiave del Risorgimento italiano e maestro di ispirazione per Puccini, e una seconda sezione interamente consacrata all’universo musicale di Giacomo Puccini, esplorandone i momenti più toccanti e rappresentativi.
Un viaggio musicale che promette di svelare le profonde connessioni tra i due compositori e di illuminare l’evoluzione del melodramma italiano.
A seguire, il 14 agosto, il Festival si rinnova con una nuova interpretazione di “Turandot”, l’opera incompiuta di Puccini magistralmente completata da Franco Alfano.
Questa edizione, con repliche programmate il 22 agosto e il 5 settembre, si avvale dell’allestimento del 2017, segnando un’importante tappa nella carriera registica di Alfonso Signorini, che affianca il mondo dell’opera al suo pluriennale impegno nel panorama televisivo.
L’impatto visivo sarà curato dalle scenografie di Carla Tolomeo e dai costumi di Fausto Puglisi, creando un’esperienza immersiva che trascende i confini tradizionali della rappresentazione operistica.
Il cast vedrà l’interpretazione di Olga Maslova nel ruolo della principessa orientale, una figura enigmatica e potente, mentre Dario Di Vietri incarna il principe Calaf, simbolo di coraggio e perseveranza.
Alina Tkachuk darà voce a Liù, la giovane schiava dal cuore puro, e Vittorio De Campo si calerà nei panni del re Timur, custode di un passato tormentato.
“Turandot”, con le sue intricate dinamiche di potere, il suo esotismo affascinante e la sua profonda riflessione sulla condizione umana, si presenta come un evento imperdibile per gli appassionati e per chiunque desideri avvicinarsi alla magia dell’opera lirica.
Il Festival Puccini continua a rappresentare un ponte tra tradizione e innovazione, offrendo al pubblico un’occasione unica per celebrare il genio musicale italiano e per lasciarsi trasportare dalle emozioni di storie senza tempo.