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giovedì 30 Ottobre 2025

Fumetto in Italia: crescita, manga e nuove tendenze

Il panorama della lettura a fumetti in Italia rivela un’evoluzione complessa e dinamica, ben al di là dell’immagine di un genere di nicchia.
Se il 24% degli italiani si dichiara lettore regolare negli ultimi dodici mesi, una fetta ben più ampia – vicina ai due terzi – ha avuto esperienze pregresse, suggerendo una base di potenziale interesse molto più estesa.
Un’analisi più approfondita rivela che un 3% si è allontanato temporaneamente dal formato, mentre il 39% ha abbandonato la lettura di fumetti per approdare ad altri tipi di narrazione, pur conservando un ricordo positivo.

Quindi, solo il 34% della popolazione italiana afferma di non aver mai fruito di un fumetto, indicando una potenziale base di conversione significativa.

I dati recenti, elaborati dall’Osservatorio dell’Associazione Italiana Editori (AIE) e presentati durante Lucca Comics e Games, dipingono un quadro di crescita impressionante negli ultimi sei anni (2019-2024), con un aumento delle vendite che ha superato il 190% sia in termini di copie che di valore.
Tuttavia, questa crescita ha subito rallentamenti negli ultimi tre anni, manifestando una certa volatilità del mercato e una crescente competitività.
Le prime settimane di ottobre 2024 suggeriscono un potenziale assestamento, con un calo meno marcato rispetto agli anni precedenti, indicando una possibile stabilizzazione del settore.

Questa evoluzione sottolinea come il lettore di fumetti contemporaneo sia un individuo attento e selettivo, incline a esplorare diversi generi e formati narrativi.
La sua attenzione non è esclusiva del fumetto, ma si estende a gialli, romanzi horror, romance, fantasy e fantascienza.
La crescente offerta di contenuti e la diversificazione dei canali di distribuzione – librerie fisiche, piattaforme online e circuiti commerciali più ampi – hanno contribuito a questa dinamica, alimentando una competizione sempre più agguerrita.

Un elemento chiave di questa trasformazione è l’esplosione del manga, che ha registrato un aumento vertiginoso (+280,7% dal 2019) e oggi domina il mercato, rappresentando quasi tre quarti delle vendite.
I fumetti per ragazzi seguono una traiettoria simile, mentre la graphic novel, pur con una crescita più contenuta (+12,5%), consolida la sua posizione come formato di riferimento.
In contrasto, le strisce, un tempo pilastro del fumetto, subiscono un declino significativo.
L’analisi demografica rivela che il 24% della popolazione italiana tra i 15 e i 74 anni si identifica come lettore di fumetti, una percentuale che aumenta significativamente tra gli uomini (32%).

I giovani adulti, in particolare quelli tra i 18 e i 24 anni (50%) e tra i 15 e i 17 anni (49%), dimostrano un’elevata propensione alla lettura di fumetti, confermando il ruolo cruciale di questo genere nell’intrattenimento giovanile.

Anche tra i laureati e i lettori “forti” (coloro che leggono più di 12 libri all’anno, escludendo i fumetti), la percentuale di lettori di fumetti si attesta intorno al 29%, suggerendo un interesse trasversale a diversi livelli di istruzione e abitudini di lettura.
In definitiva, il fumetto si configura come un medium in continua evoluzione, capace di attrarre un pubblico ampio e diversificato, e di adattarsi alle mutevoli dinamiche del mercato editoriale.

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