Luigi Norfini: Un Testimone Pittorico dell’Identità NazionaleLa mostra monografica “Luigi Norfini nell’Italia del Risorgimento”, inaugurata a Lucca e Pescia in occasione del bicentenario della nascita dell’artista, offre una rara opportunità di riscoprire una figura chiave del panorama culturale toscano e nazionale.
La mostra, distribuita tra i Musei Nazionali di Lucca (Casermetta di Villa Guinigi e Palazzo Mansi) e il Museo Palazzo Galeotti di Pescia, ambisce a restituire a Norfini (1825-1909) il posto che gli spettava nella storia dell’arte italiana, troppo spesso oscurato da figure più celebrate.
Norfini, pittore di formazione accademica, trascende i confini della mera documentazione storica per elevarsi a interprete sensibile del mutamento sociale e politico che caratterizzò l’Italia risorgimentale.
La sua arte, profondamente radicata nella tradizione, si apre a nuove influenze, testimoniando un’evoluzione estetica che lo porta a dialogare con i principali esponenti della pittura del tempo, come Fattori, Lega, Signorini, con i quali condivise amicizie, esperienze e un profondo interesse per la rappresentazione della realtà contemporanea.
L’esposizione, curata da Luigi Cupellini, presenta un nucleo consistente di opere, molte delle quali provenienti da collezioni private e musei di Milano, Torino e Firenze, riunite per la prima volta, ampliando così la conoscenza del suo corpus pittorico e rafforzando la comprensione del suo contributo artistico.
Tra queste, spiccano le imponenti tele dedicate agli eventi bellici, come “Vittorio Emanuele II e gli zuavi.
Vittoria di Palestro” e “Carlo Felice Nicolis, conte di Robilant, ferito alla mano sinistra continua a dare ordini alla sua artiglieria” (La Battaglia di Novara), opere monumentali che testimoniano l’impegno del pittore nel celebrare il Risorgimento e i suoi eroi.
La restaurazione di “Vittorio Emanuele II e gli zuavi.
Vittoria di Palestro”, affidata al Centro conservazione restauro La Venaria Reale, contribuirà a preservare e valorizzare ulteriormente questo importante patrimonio artistico.
La mostra è strutturata in sezioni tematiche che, partendo dagli esordi dell’artista, ripercorrono l’evoluzione del Risorgimento italiano, dalla proclamazione dell’Unità ai primi anni del Novecento.
Attraverso le opere di Norfini, vengono evocati non solo i momenti cruciali della storia, ma anche le figure intellettuali e letterarie che ne furono protagoniste, come Silvio Pellico, Vincenzo Gioberti e Giuseppe Giusti, offrendo un quadro complesso e articolato del clima culturale e sociale dell’epoca.
La mostra, integrata dalle opere conservate nelle collezioni permanenti del Museo nazionale di Palazzo Mansi a Lucca e del Museo civico di Palazzo Galeotti a Pescia, rappresenta un’occasione irripetibile per apprezzare la modernità e la rilevanza del contributo di Luigi Norfini alla costruzione dell’immaginario risorgimentale e alla definizione dell’identità nazionale italiana.
Un’occasione per comprendere come l’arte, al di là della semplice celebrazione, possa diventare uno strumento di riflessione e di interpretazione della storia.






