Il grido di speranza risuona dalle Cascine di Firenze: “Pace! Pace! Pace!” Un’eco potente, amplificata dall’entusiasmo di oltre duemila persone, ha segnato l’apertura di S.
O.
S.
Palestina!, il concerto straordinario ideato e animato dal rocker Piero Pelù.
L’evento, sold-out fin dal primo annuncio, non è solo un appuntamento musicale, ma un atto di solidarietà concreta verso la popolazione palestinese, sostenuta dalle fondamentali attività di Medici Senza Frontiere.
Accanto a Pelù, Angelo Rusconi di MSF ha portato testimonianze dirette dalla cruda realtà del campo.
La serata si è configurata come un momento di profonda riflessione, illuminando la gravità della situazione in Palestina, in particolare a Gaza e in Cisgiordania.
Il blocco informativo imposto, la deliberata oscuramento della rete, solleva interrogativi inquietanti e suggerisce un tentativo di celare azioni inaccettabili.
L’assenza di trasparenza, la mancanza di accesso indipendente alle aree di conflitto, amplificano le voci di dissenso e alimentano un senso di ingiustizia profonda.
Pelù, con la sua passione e la sua sensibilità, ha sottolineato la necessità impellente di porre fine a questo ciclo di violenza.
Il suo appello alla pace non si limita al contesto palestinese, ma si estende a tutte le aree del mondo flagellate da conflitti e ingiustizie: Ucraina, Sudan del Sud, Repubblica Democratica del Congo, Myanmar, Kurdistan, Yemen e innumerevoli altri paesi dove la dignità umana è calpestata e i diritti fondamentali violati.
La giustizia, come fondamento di una convivenza pacifica e rispettosa, è stata al centro del suo discorso.
La richiesta di consegnare alla Corte Penale Internazionale i responsabili di crimini di guerra e i loro complici non è solo un atto di accusa, ma un imperativo morale.
È ineludibile che i responsabili di atrocità rispondano delle loro azioni, affinché si possa intravedere un futuro di equità e rispetto dei diritti umani per tutti.
L’evento non è un punto d’arrivo, ma l’inizio di un percorso.
La conferma di S.
O.
S.
Palestina 2, fissata per il 20 giugno 2026 sempre alle Cascine, testimonia un impegno a lungo termine.
È un messaggio di speranza, un invito alla responsabilità collettiva, un atto di fiducia nell’energia e nella partecipazione di un pubblico consapevole e desideroso di contribuire a costruire un mondo più giusto e pacifico.
Il concerto rappresenta un piccolo tassello in un mosaico più ampio, una chiamata all’azione che si propaga oltre i confini di Firenze, alimentata dalla forza della musica e dall’urgenza di un cambiamento radicale.