venerdì 29 Agosto 2025
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Sala della Pace a Siena: riapre il ciclo Lorenzetti, un tesoro per il mondo.

La Sala della Pace, cuore pulsante del Palazzo Pubblico di Siena, riaccoglie il pubblico a partire dal primo settembre.

Questo ritorno segna una pietra miliare nel percorso di tutela e valorizzazione di uno dei cicli affrescati più significativi del Trecento: l’Allegoria ed Effetti del Buono e del Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti.
La riapertura, resa possibile dalla conclusione di un complesso iter diagnostico e preparatorio, rappresenta un gesto di restituzione non solo alla comunità senese, ma all’intera umanità.
Il ciclo dei Lorenzetti, più che un mero insieme di tavole dipinte, costituisce un’eco profonda che risuona attraverso i secoli, offrendo una riflessione universale sul potere, la giustizia, la prosperità e la decadenza.

Il “Buon Governo”, in particolare, non è patrimonio esclusivo del Museo Civico o della città di Siena, ma un bene culturale condiviso, un archetipo di civiltà che interroga il presente con la stessa intensità con cui stimolò la riflessione nel XIV secolo.
Il progetto di restauro, avviato nel 2021, ha superato la mera analisi delle condizioni conservative, abbracciando un approccio scientifico all’avanguardia.
Sono stati impiegati test innovativi di pulitura e indagini multidisciplinari, coinvolgendo esperti di storia dell’arte, chimica dei materiali, fisica e diagnostica per immagini.

Questa rigorosità metodologica è stata rafforzata dalla creazione di un Comitato Scientifico, incaricato di supervisionare le fasi cruciali del processo e di garantire che ogni intervento sia guidato da una profonda comprensione dei valori artistici e storici dell’opera.
L’amministrazione comunale, in sinergia con il Comitato Scientifico, la Soprintendenza e l’Istituto Centrale per il Restauro, si appresta ora a valutare la fattibilità concreta del progetto, avviando una procedura selettiva per l’individuazione di un team qualificato nella redazione di un progetto di intervento.

L’obiettivo primario è quello di conciliare la necessità di un restauro scientificamente solido con il desiderio di mantenere viva la fruibilità della Sala della Pace, immaginando un “cantiere aperto” che promuova la trasparenza, la partecipazione e l’apprendimento.
Questo approccio innovativo ambisce a trasformare il processo di restauro in un’esperienza culturale condivisa, offrendo al pubblico l’opportunità di comprendere le complessità della conservazione del patrimonio artistico e di apprezzare ancora di più la straordinaria testimonianza che il ciclo dei Lorenzetti rappresenta per la città di Siena e per il mondo intero.
Il futuro del ciclo affrescato si proietta verso un orizzonte di sostenibilità, conservazione e dialogo continuo con le generazioni a venire.

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