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Liberty Magona: al tavolo del Ministero per il futuro dell’acciaieria.

La questione relativa al futuro dell’acciaieria Liberty Magona di Piombino, cruciale per il tessuto economico e sociale del territorio livornese, è al centro di un tavolo di confronto convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy in data 10 settembre.
L’incontro, sollecitato dalle rappresentanze sindacali, mira a sbloccare una situazione di profonda incertezza, resa evidente dall’annuncio di vendita, ormai risalente, da parte del gruppo proprietario, Liberty Steel.
L’attenzione del tavolo negoziale verte sulla presentazione di una manifestazione di interesse, proveniente da un soggetto industriale, potenzialmente in grado di assumere la proprietà dello stabilimento.

Questa prospettiva, se concretizzata, rappresenterebbe un segnale di speranza per i lavoratori e per l’intera comunità, fortemente impattata dalle difficoltà attuali.

La ripresa dell’attività produttiva, con il conseguente ritorno all’occupazione, è considerata una priorità assoluta.
La gravità della situazione è sottolineata dalle rilevazioni sindacali.

Secondo quanto riferito da David Romagnani (Fiom-Cgil), i mesi di luglio e agosto hanno visto un drastico rallentamento dell’attività, con una significativa riduzione delle ore lavorate, pari a poco più di una giornata e mezza per l’intero mese di agosto.
Questa situazione di stallo produttivo non è solo un indicatore di difficoltà economiche, ma anche un fattore di forte disagio per i dipendenti e le loro famiglie.
Lorenzo Fusco (Uilm-Uil) condivide l’urgenza di una soluzione rapida, evidenziando i rischi connessi all’attuale proprietà, determinata a cedere lo stabilimento.
L’obiettivo primario è evitare speculazioni che potrebbero compromettere ulteriormente la stabilità dell’acciaieria e il futuro dei lavoratori.

Si teme, infatti, che una gestione poco attenta possa portare a ulteriori difficoltà e, nel peggiore dei casi, alla chiusura definitiva dello stabilimento.
Il Ministero, i sindacati e il potenziale acquirente sono quindi chiamati a definire un piano industriale sostenibile, che tenga conto non solo della fattibilità economica dell’operazione, ma anche delle esigenze dei lavoratori e dell’importanza strategica dell’acciaieria per il territorio.

La transizione di proprietà, se gestita con responsabilità e lungimiranza, potrebbe rappresentare un’opportunità per rilanciare l’attività produttiva, preservare l’occupazione e garantire un futuro sostenibile per l’acciaieria Liberty Magona.

La discussione al tavolo negoziale si preannuncia quindi cruciale per il destino di un’azienda che incarna un pezzo importante del Made in Italy e dell’identità industriale del Livorno.

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