domenica 7 Settembre 2025
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Toscana a rischio: boom CIG, emergenza economica in arrivo.

La resilienza economica della Toscana, tradizionalmente percepita come solida, si trova a fronteggiare una fase di significativa incertezza, manifestata con particolare intensità nei primi sei mesi del 2025.
I dati relativi all’utilizzo degli strumenti di sostegno al reddito, e in primis le ore autorizzate di cassa integrazione guadagni (CIG), dipingono un quadro allarmante: un incremento del 36,5% rispetto allo stesso periodo del 2024, con un totale che supera le 24 milioni di ore.

Questa escalation posiziona la Toscana al quinto posto a livello nazionale per volume di ore utilizzate e, soprattutto, per la velocità con cui il dato è cresciuto.
Un’analisi più granulare rivela come tale trend non sia uniforme sul territorio regionale.
Due province toscane, Siena e Pistoia, si collocano rispettivamente all’ottavo e tredicesimo posto tra quelle che hanno registrato la maggiore variazione percentuale nell’utilizzo della CIG a livello nazionale.

Firenze, pur non figurando tra le prime in termini di variazione, continua a presentare un numero elevato di ore di CIG utilizzate, a testimonianza di persistenti difficoltà nel settore produttivo locale.
Particolarmente preoccupante è l’esplosione della cassa integrazione straordinaria, un indicatore sensibile di crisi settoriali e aziendali.

Le ore concesse in questo regime sono quasi raddoppiate (+99,6%), segnalando non semplici fluttuazioni congiunturali, ma piuttosto difficoltà strutturali che investono ampie porzioni del tessuto economico regionale.

“Questi numeri non sono semplici statistiche, ma campanelli d’allarme che risuonano con forza,” dichiara Paolo Fantappiè, segretario generale della Uil Toscana.

“La crescita esponenziale della CIG straordinaria suggerisce la presenza di fragilità profonde, che vanno ben oltre le dinamiche cicliche dell’economia.
” L’aumento dei prezzi, sebbene in rallentamento, continua a erodere il potere d’acquisto delle famiglie, mentre le nuove misure protezionistiche adottate dagli Stati Uniti rischiano di compromettere le filiere agroalimentari e manifatturiere toscane, particolarmente esposte ai mercati esteri.
La Uil Toscana esprime profonda preoccupazione per la sostenibilità del sistema produttivo e per la tutela dell’occupazione.

Il rischio di un impoverimento progressivo del capitale umano, composto da lavoratrici e lavoratori, è concreto e richiede interventi urgenti.
È imprescindibile, pertanto, la stipula di un accordo programmatico a livello regionale, un vero e proprio “patto per il lavoro e lo sviluppo”, che coinvolga attivamente sindacati, associazioni datoriali e istituzioni pubbliche.

Tale accordo dovrebbe prevedere l’allocazione di risorse dedicate a progetti di rilancio e modernizzazione del sistema produttivo toscano, con particolare attenzione alla transizione ecologica, alla digitalizzazione e alla formazione professionale, al fine di rafforzare la competitività delle imprese e garantire un futuro più prospero per tutti i cittadini.

Un approccio strategico e collaborativo è l’unica via per affrontare con successo le sfide che si profilano all’orizzonte.

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