L’Italia si trova attualmente in una fase di transizione critica in termini di investimenti nell’intelligenza artificiale. Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha sottolineato l’urgenza di costituire un Fondo Sovrano dedicato all’IA per stabilire chiaramente l’entità degli investimenti nazionali in questo settore emergente. Orsini ha espresso preoccupazione riguardo al rischio che l’Italia rimanga indietro rispetto ad altre potenze mondiali come gli Stati Uniti e la Cina, che hanno già compiuto passi significativi verso lo sviluppo dell’IA.Secondo Orsini, l’intelligenza artificiale rappresenta la prossima rivoluzione industriale e il Paese non può permettersi di essere superato dalla concorrenza internazionale. Mentre gli Stati Uniti hanno investito massicciamente nel settore, creando 88 nuove società con un budget di 80 miliardi di dollari, l’Europa ha destinate solo risorse limitate all’IA. Germania e Francia prevedono di investire tra i 2 e i 3 miliardi nei prossimi anni, ma è necessario un impegno più significativo da parte dell’Italia per garantire la propria competitività nel panorama globale dell’intelligenza artificiale.Affrontare questa sfida richiederà una strategia chiara e mirata da parte del governo italiano, insieme a una collaborazione stretta tra il settore privato e le istituzioni accademiche. Solo attraverso un impegno serio e continuativo nell’innovazione tecnologica sarà possibile colmare il divario esistente e posizionare l’Italia come leader nell’economia digitale del futuro.
Fondo Sovrano per l’IA: Italia in ritardo rispetto alle potenze mondiali
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