“Forte dissenso italiano verso Netanyahu: chieste azioni contro vendita armi a Israele e riconoscimento Stato Palestina”

La necessità di porre un freno alla condotta del premier israeliano Netanyahu è al centro delle richieste avanzate da Elly Schlein e Giuseppe Conte, che si uniscono nel chiedere azioni concrete per contrastare la vendita di armi a Israele e per riconoscere lo Stato di Palestina. La gravità degli eventi recenti, come gli attacchi alle postazioni Unifil e l’escalation di violenze, spinge i leader politici italiani a esprimere un forte dissenso nei confronti delle azioni del governo israeliano. Schlein sottolinea l’importanza di fermare la spirale di guerra e di adottare misure efficaci per garantire la pace nella regione.Le dichiarazioni dei rappresentanti dei principali partiti d’opposizione mettono in luce la necessità urgente di agire contro le violazioni del diritto internazionale commesse da Israele, evidenziando la mancanza di risposte concrete da parte delle istituzioni europee. Il Movimento si fa portavoce della richiesta di embargo sulle armi destinate a Israele e invoca sanzioni economiche e commerciali come strumenti per porre fine alle azioni aggressive del governo Netanyahu.Anche Angelo Bonelli critica aspramente le azioni israeliane definendole criminali, mentre Romano Prodi denuncia il comportamento provocatorio dello Stato ebraico che sta compromettendo le relazioni con gli altri paesi della regione mediorientale. L’appello generale è quindi a una presa di posizione decisa e all’adozione di misure concrete per favorire una soluzione pacifica tra Israele e Palestina, ponendo fine alla violenza e promuovendo il rispetto dei diritti umani nella regione.