Frammentazione politica post-europee: Azione, Italia Viva e +Europa divise e sconfitte. Riflessioni sul futuro: alleanze o polo centrista? Divergenze tra Calenda e Renzi. Forza Italia di Tajani in crescita. Prospettive per l’ex Terzo Polo.

In un panorama politico frammentato e contraddittorio, le forze di Azione, Italia Viva e +Europa si ritrovano divise e sconfitte dopo le elezioni europee. La mancata unità tra di loro ha impedito di portare avanti le istanze liberali ed europeiste che li caratterizzano, perdendo così l’opportunità di rafforzare il gruppo di Renew all’interno del Parlamento europeo. Ora, costretti a una profonda riflessione interna, si pongono domande cruciali sul futuro: con chi allearsi? Unirsi a un grande centrosinistra guidato dai democratici e includendo anche i 5 Stelle, oppure creare un polo centrista superando le divisioni interne?Carlo Calenda e Matteo Renzi, due figure di spicco all’interno di questo scenario politico, mantengono posizioni divergenti. Mentre Calenda sostiene che l’elettorato di Azione non sia compatibile con quello di Italia Viva, Renzi critica aspramente la rottura del Terzo Polo sottolineando l’opportunità persa di avere una rappresentanza significativa nel Parlamento europeo. La costruzione di un’eventuale area politica centrista (definita da Calenda come il polo repubblicano) vede gli ex esponenti del Terzo Polo confrontarsi con la crescente Forza Italia di Antonio Tajani.Quest’ultimo ha chiarito che le elezioni europee rappresentano solo la prima tappa di una strategia più ampia per occupare lo spazio politico tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. In questo contesto complesso e mutevole, i protagonisti dell’ex Terzo Polo dovranno trovare una via per rinnovarsi e consolidare la propria presenza nel panorama politico italiano ed europeo.