15 settembre 2024 – 12:38
L’archeologia ha perso una delle sue figure di spicco con la scomparsa, all’età di 84 anni, dell’acclamato Franco Mezzena, avvenuta nella notte scorsa ad Aosta. Originario di Verona, Mezzena ha lasciato un’impronta indelebile nel campo della ricerca archeologica grazie alla sua scoperta dell’area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans. Il suo percorso accademico lo ha visto brillare come assistente presso il Museo di storia naturale di Verona, arricchendo la sua formazione attraverso gli studi condotti presso le università di Padova e Modena.Con una carriera che si è estesa per oltre cinquant’anni, Mezzena ha condotto ricerche e scavi in varie regioni italiane tra cui il Veronese, il Gargano e la Sicilia, concentrandosi in particolare sull’arte preistorica. È stato proprio nel lontano 1969 che ha individuato a Aosta le prime tracce dell’area megalitica di Saint-Martin-de-Corléans, successivamente oggetto dei suoi scavi per più di vent’anni. Grazie al suo instancabile lavoro, è riuscito a promuovere un’esplorazione dettagliata del territorio valdostano che ha portato alla scoperta di importanti insediamenti protostorici legati ai Salassi.La passione e la dedizione con cui Franco Mezzena ha dedicato la sua vita allo studio del passato rimarranno un prezioso contributo per le future generazioni di archeologi. La comunità scientifica piange la perdita di un luminare del settore, ma il suo lascito resterà vivo attraverso le sue scoperte e il suo impegno instancabile nel preservare e valorizzare il patrimonio archeologico italiano.