08 agosto 2024 – 19:20
L’Hotel Vazzana di Volpiano è stato oggetto di un furto che ha portato alla scomparsa di televisori e rubinetti in acciaio, appartenenti alla struttura dei fratelli Giuseppe e Mario Vazzana, considerati dalla Dia di Torino come membri influenti della ‘ndrangheta almeno dal 1991. I due sono stati condannati in primo grado a pesanti pene detentive per associazione a delinquere di stampo mafioso nell’ambito dell’inchiesta PlatinumDia, che ha rivelato legami economici della locale ‘ndranghetista di Volpiano fino a Chivasso, dove risiedono i fratelli Vazzana.Il processo in Corte d’appello è attualmente in corso, mentre il bottino del furto all’Hotel Vazzana ha portato alla luce ulteriori dettagli sulla loro attività criminale. L’hotel, dove ha lavorato anche Luigi Marando, figlio del defunto capo mafia Pasquale Marando, è stato oggetto di sequestro su decreto della sezione misure di prevenzione del tribunale di Torino. Oltre alla struttura alberghiera, controllata tramite la società Vgroup, sono stati sequestrati una tabaccheria, due bar, il ristorante Belmonte, auto costose e immobili sparsi tra Volpiano e Chivasso.Il patrimonio accumulato dai fratelli imprenditori ammonta a circa 8 milioni di euro e secondo i giudici deriverebbe da capitali illeciti provenienti dalle attività criminali della ‘ndrangheta locale. Questo sequestro rappresenta un duro colpo per la rete criminale operante nella zona delle valli del Canavese e mette in luce la complessità delle ramificazioni economiche e finanziarie delle organizzazioni mafiose sul territorio. La lotta contro la criminalità organizzata rimane una priorità per le autorità competenti che continuano ad investigare e perseguire coloro che si macchiano di gravi reati come quelli commessi dai fratelli Vazzana.