Fuga breve dal carcere minorile di Milano: polemiche e tragedia nel sistema carcerario italiano

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15 giugno 2024 – 15:51

La fuga di uno dei due ragazzini evasi dal carcere minorile Beccaria di Milano è stata breve, durata meno di dodici ore. Il sedicenne marocchino, residente nel Comasco, è stato bloccato dai carabinieri mentre si trovava su un treno alla stazione di Garbagnate milanese intorno all’una del mattino. La sua reazione è stata di puro sconforto quando ha visto i militari salire sul treno diretto a Milano per riportarlo in carcere. Dopo essere stato fermato, è stato portato in ospedale per un controllo a causa di dolori al petto e successivamente riaccompagnato al Beccaria, dove deve scontare una condanna per rapina e ora affrontare anche una denuncia per evasione.Mentre le ricerche sono ancora in corso per l’altro ragazzo evaso, anch’egli sedicenne, le polemiche non accennano a placarsi e coinvolgono non solo l’istituto milanese ma l’intero sistema carcerario italiano. Gennarino De Fazio, segretario della Uilpa Polizia Penitenziaria, ha criticato il silenzio del Ministro della Giustizia Carlo Nordio evidenziando la grave situazione delle carceri italiane con oltre 14mila detenuti in più rispetto ai posti disponibili e 18mila agenti penitenziari mancanti.L’associazione Antigone ha denunciato il numero elevato di giovani detenuti, sottolineando che attualmente ci sono 550 ragazzini rinchiusi nelle carceri italiane, un record negli ultimi anni. Il presidente Patrizio Gonnella ha chiesto un cambio di approccio nel sistema penitenziario, puntando su misure educative e sociali anzicheeacute; sulla mera sicurezza.Parallelamente a questi eventi a Milano, a Teramo si è verificata una tragedia: Giuseppe Santoleri, settantaquattrenne malato condannato a 18 anni di reclusione per aver ucciso la sua ex moglie insieme al figlio Simone e aver occultato il cadavere della pittrice Renata Rapposelli, si è tolto la vita in carcere. Il suo avvocato aveva richiesto una misura alternativa vista la sua salute precaria ma nulla era stato fatto. Questo episodio tragico si inserisce in un contesto più ampio di emergenza carceraria in Italia con numerosi casi di violenze tra detenuti e personale penitenziario che mettono in discussione l’efficacia del sistema carcerario italiano nel garantire la sicurezza e il rispetto dei diritti umani.

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