La notte tra il 21 e il 22 febbraio, intorno alle 20:30, una settantenne catanese riceveva una telefonata a casa sua in via Archimede, quartiere Fontanarossa. L’anziana donna veniva avvertita che suo figlio, coinvolto in un incidente stradale, era stato coinvolto nel mortale schianto di una giovane incinta e per questo sarebbe stato arrestato dalla polizia. Per evitare tale evento catastrofico la donna avrebbe dovuto consegnare immediatamente a un emissario in arrivo gioielli e preziosi che aveva in casa.La donna, tuttavia, non era stata ingannata dall’astuta tecnica della truffa, poiché aveva assistito alle campagne di informazione condotte dalla Questura del capoluogo etneo ‘Insieme per la sicurezza’ e da un altro tentativo analogo di truffa già subìto. Grazie a tali consigli, la donna aveva riconosciuto l’evidente inganno e si era attivata immediatamente contattando le Volanti per segnalare la vicenda. Le forze dell’ordine hanno immediatamente scattato in azione conducendo così un controllo presso una casa sita nel quartiere di San Grigio, dove risiedono due soggetti sospettati.Una volta accertata l’appartenenza dei due sospetti, i 21enne catanese e il 24enne ragusano sono stati condotti alle dipendenze delle Volanti per una fermata. Per quanto riguarda le indagini, non è ancora chiaro come sia stato individuato l’anziano truffatore. Le forze dell’ordine hanno confermato che la donna ha segnalato il tentativo di estorsione alle autorità locali e i due arrestati sono stati fermati per ‘tentata estorsione’.
Furia polizia: fermati due giovani sospettati truffa telefonica
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