Furti e atti vandalici minacciano l’Archivio Scientifico Astut di Torino

23 dicembre 2024 – 10:45

L’Archivio Scientifico e Tecnologico Astut dell’Università di Torino è un vero e proprio scrigno che custodisce oltre diecimila reperti, tra strumenti scientifici, prototipi di laboratorio, attrezzature sanitarie e elettrodomestici d’epoca. Questa preziosa collezione, di cui 1500 oggetti di particolare valore sono già stati accuratamente studiati e catalogati, rappresenta un autentico patrimonio storico-scientifico che abbraccia un arco temporale che va dalla fine del Settecento fino ai giorni nostri.Tuttavia, negli ultimi otto mesi l’Astut ha dovuto fronteggiare una serie di furti e atti vandalici che hanno messo a repentaglio la conservazione di queste testimonianze della scienza e delle sue applicazioni nel corso dei secoli. Gli eventi nefasti hanno avuto inizio il 5 aprile con una denuncia per effrazione e furto in uno dei magazzini dell’archivio. A novembre si è verificato un ulteriore episodio di danneggiamento dell’impianto elettrico con conseguente sottrazione di cavi di rame, disattivazione dell’allarme e furto di materiali museali.Le autorità competenti sono state allertate anche per la scomparsa misteriosa di numerosi pezzi appartenenti alle collezioni storiche di orologeria e oculistica durante una rapida ispezione effettuata solo pochi giorni fa. Questo ennesimo furto ha portato alla terza denuncia presentata ai Carabinieri, mettendo in luce la gravità della situazione.Nonostante le difficoltà incontrate a causa degli atti vandalici subiti, l’Astut continua a svolgere un ruolo fondamentale nella divulgazione scientifica grazie alle mostre organizzate nel corso degli anni. La struttura ha accolto varie mostre sin dalla sua fondazione nel 1992, offrendo al pubblico un percorso affascinante attraverso la storia della scienza e della tecnologia.Sotto la guida prima del professor Marco Galloni e ora del professor Enrico Pasini, l’Astut ha intrapreso importanti collaborazioni come quella con l’Istituto nazionale di geofisica per ospitare una mostra sui sismografi nel 2015. L’incontro tra Piero Angela e le meraviglie esposte ha ispirato il progetto ambizioso di creare un museo interattivo che metta in mostra i pezzi storici dell’Astut accanto a esperimenti innovativi ed esperienze interattive per coinvolgere il pubblico in modo più dinamico ed educativo.

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