Garantire la protezione dei minori: l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni approva un nuovo regolamento sulle piattaforme video.

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L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha tracciato una nuova frontiera nel garantire la protezione dei minori dalle insidie del web, approvando un nuovo regolamento che obbliga le piattaforme di condivisione video e i siti web a verificare l’età degli utenti in modo rigoroso. Il decreto Caivano, entrato in vigore il 13 novembre scorso (n.159), ha scatenato una serie di misure per assicurare la sicurezza dei minori online.Le piattaforme e i siti web devono ora utilizzare un sistema di verifica dell’età basato su soggetti terzi indipendenti certificati, che garantisca l’autenticità della maggiore età degli utenti. Questo processo, suddiviso in due fasi separate, prevede l’identificazione e autenticazione delle persone per ogni sessione di utilizzo del servizio. In caso di sistemi basati su applicazioni installate sul dispositivo, l’utente può utilizzare un’app apposita per generare e certificare la prova dell’età.Il nuovo regolamento ha fatto seguito a una consultazione pubblica che ha visto la partecipazione di 13 soggetti, tra cui istituzioni, associazioni di categoria e consumatori, e piattaforme di condivisione video. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha accolto il parere favorevole del Garante per la protezione dei dati personali e ha notificato lo schema di provvedimento alla Commissione europea, che ha fornito un parere circostanziato.Il sistema di verifica dell’età definito assicura un livello di sicurezza adeguato al rischio e il rispetto della minimizzazione dei dati personali raccolti. Il meccanismo di doppio anonimato non consente ai fornitori di verifica dell’età di sapere per quale servizio viene emessa la prova dell’età, e la prova fornita non contiene dati identificativi dell’utente.Per realizzare i sistemi di garanzia dell’età, l’Autorità ha adottato un approccio tecnologicamente neutrale, stabilendo principi e requisiti da soddisfare. Tra questi ci sono la proporzionalità, la protezione dei dati personali, la sicurezza informatica, la precisione ed efficacia, l’accessibilità e facilità d’uso, l’inclusività e non discriminazione, la formazione e informazione degli utenti e la gestione efficace dei reclami.I sistemi di verifica dell’età dovranno essere conformi agli orientamenti che saranno adottati dalla Commissione europea, con la possibilità, se necessario, di modifiche e adeguamenti del provvedimento adottato.

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