Gas naturale: crollato prezzo in Europa, ma incertezze geopolitiche continuano

Il mercato del gas naturale ha chiuso i conti in rosso sulla borsa TTF di Amsterdam, segnalandosi un crollo dei contratti future sul mese di maggio del 0,25% a 34,16 euro al megawattora (MWh). Il calo è stato riscontrato nonostante l’aumento della domanda e la riduzione delle scorte strategiche in Germania, il cui ruolo è cruciale nel quadro europeo.Secondo gli esperti, questo crollo del gas naturale potrebbe avere ripercussioni sulla produzione di energia elettrica nei paesi dell’Unione Europea. Infatti, molti impianti di termovalorizzazione continuano ad essere alimentati a carbone o gas, rendendo difficile la transizione verso le fonti rinnovabili.I dati diffusi dalla TTF mostrano un trend decrescente della richiesta di gas naturale nel corso dei mesi scorsi, dovuto soprattutto alla crescente concorrenza delle energie rinnovabili. Ciò ha portato a una riduzione della pressione sul prezzo del gas, che è però rimasto stabile.La situazione del mercato del gas naturale è stata ulteriormente complicata dalla decisione dell’Unione Europea di aumentare la produzione e l’esportazione di gas liquefatto (LNG) in tutta Europa. Questo aumento della disponibilità di gas ha contribuito a ridurre le pressioni sul prezzo.Nonostante questi dati, il mercato del gas naturale è ancora influenzato dalle incertezze geopolitiche e climatiche che lo caratterizzano da tempo. I prezzi continuano ad oscillare in conseguenza delle variazioni della domanda e dell’offerta, rendendo difficile una previsione precisa.L’economista Alessandro Bianchi commenta: “Il crollo del prezzo del gas naturale sulla borsa TTF di Amsterdam non è un evento isolato. È il risultato di una serie di fattori che stanno mutando la scena energetica in Europa.”Secondo lui, però “il mercato del gas naturale deve ancora affrontare molte sfide, tra cui l’aumento della concorrenza delle energie rinnovabili e le incertezze geopolitiche. Ciò può avere ripercussioni sulla produzione di energia elettrica nei paesi dell’Unione Europea”.