La domenica della Gloria, mentre eravamo immersi nelle preparazioni per la veglia di Pasqua, il telefono squillò alle 7 del pomeriggio, portando con sé un messaggio che sarebbe stato l’ultimo dono ricevuto dal Signore. La sua voce rassicurante e calda, come sempre, ci inviava una parola di conforto, una benedizione, e una preghiera per la pace. Questa volta non era solo un gesto di cortesia, ma un appello alla comunità di Gaza a cessare la guerra e a trovare la via della pace. La parrocchia di Gaza è stata travolta da un dolore profondo, che ha coinvolto anche ortodossi e musulmani in un’azione di condoglianze. Il padre Gabriel Romanelli, il parroco locale, ci ricorda ancora una volta l’importanza della solidarietà e dell’amore nel momento del dolore.Nel messaggio più bello, il Signore ha citato le sofferenze di Gaza accanto all’appello per la fine delle ostilità. È stato un invito a non dimenticare la sua presenza tra le persone che soffrono e a trovare la forza in lui anche nelle ore più difficili. La speranza è viva, come sempre, nella parrocchia di Gaza, perché il Signore ci ha insegnato a guardare oltre l’orizzonte della sofferenza e a credere nel potere della pace.
Gaza, la voce del Signore: una preghiera per la fine delle ostilità
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