Il governo israeliano è sul punto di lanciare un nuovo scenario di assedio alla Striscia di Gaza, proponendo una mossa audace che potrebbe avere gravi conseguenze per il futuro politico e territoriale della regione. Secondo fonti vicine all’esercito, in preparazione del rientro delle truppe dopo la campagna militare condotta dal primo ministro Benyamin Netanyahu nel marzo scorso, l’Idf ha iniziato a progettare una grande operazione di creazione di una zona cuscinetto che coinvolge la città di Rafah e i quartieri circostanti. Questo terreno, composto da circa 75 chilometri quadrati, rappresenta un quinto della superficie totale di Gaza, separando nettamente l’area da quella controllata dall’Egitto.La decisione, se confermata, si inserirebbe in una più ampia strategia volta a creare pressioni sui gruppi estremisti presenti nella Striscia e sulla popolazione locale. L’esercito israeliano è consapevole delle sfide che sta per affrontare: il sostegno internazionale, compreso quello degli Stati Uniti, non sembra predisposto a sostenere una campagna prolungata a Gaza, e la possibilità che i ministri ultradestra del governo israeliano bloccassero gli aiuti umanitari alla popolazione della Striscia potrebbe diventare una realtà. Il piano di creare un’area cuscinetto nella città di Rafah sembra mirare a creare una situazione più complessa e politicamente impegnativa per il governo israeliano, ma anche per le organizzazioni internazionali che cercano di trovare soluzioni alla crisi. L’ampliamento della rotta Morag, iniziata dagli eserciti israeliani con l’abbattimento delle strutture lungo il suo percorso, segna una nuova fase dell’invasione nella Striscia e potrebbe avere gravi conseguenze per la vita quotidiana dei residenti.Se le fonti sono da crederci, l’esito della strategia non è ancora stabilito. Le due possibilità più probabili sono che la zona venga interdetta ai civili o completamente bonificata, segnando una fine della città di Rafah così come è conosciuta oggi. Questa mossa sarebbe un duro colpo per le speranze di pace e stabilità nella regione, aprendo nuove pagine sulla cronaca del conflitto israeliano-palestinese.
Gaza: l’assedio si avvicina: Israele vuole cancellare Rafah
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