La denuncia dei genitori di calciatori della squadra avversaria per insulti razzisti nei confronti di un giovane tredicenne durante una partita di calcio ha scosso profondamente la società valdostana Asd Saint-Vincent Châtillon. L’indignazione e la delusione sono palpabili nelle parole con cui l’Asd Saint-Vincent Chatillon ha deciso di esprimere la propria condanna su social media, sottolineando la gravità delle offese ricevute dalle tribune.L’utilizzo di termini razzisti come “scimmia” rivolti a un ragazzo di colore di soli 13 anni da parte di adulti, ancor peggio se genitori, è stato definito incommentabile dalla società sportiva che si è immediatamente schierata a difesa del proprio giocatore. La richiesta di una punizione severa e giusta per chi si è reso responsabile degli insulti razzisti è stata enfatizzata con fermezza, evidenziando l’importanza dell’esempio che gli adulti devono dare ai giovani atleti sul campo da gioco.La necessità che la federazione intervenga per condannare senza mezzi termini questo comportamento e proteggere il ragazzo vittima degli insulti è stata posta al centro delle richieste della società valdostana, che non intende tollerare alcun tipo di discriminazione nel mondo dello sport. Un appello all’unità contro il razzismo e alla promozione dei valori di rispetto e inclusione è stato lanciato con forza, nella speranza che episodi simili possano essere debellati dal mondo dello sport.
Genitori di calciatori denunciano insulti razzisti: società sportiva condanna comportamento incommentabile.
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