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sabato 25 Ottobre 2025

14° anniversario alluvione 2011: memoria, dolore e impegno per il futuro.

Il quattordicesimo anniversario del 25 ottobre 2011 segna un momento di riflessione dolorosa e imprescindibile per la nostra comunità.
Un giorno che incise profondamente il paesaggio e l’anima del levante ligure, lasciando un’eredità di sofferenza e una lezione amara.
La Val di Vara, la Lunigiana e le Cinque Terre furono teatro di una furia inarrestabile, un’alluvione che, con la potenza devastante dei suoi fiumi esondati, portò via vite umane e portò con sé il senso di sicurezza di intere comunità.
A coloro che persero la vita in quelle tragiche ore e ai loro cari, va il nostro più sentito e commosso ricordo, un atto di partecipazione al lutto che ancora oggi permea il nostro territorio.

L’evento del 2011 non fu semplicemente una calamità naturale; fu la tragica sintesi di una complessità di fattori che rendono la nostra regione particolarmente vulnerabile.

La morfologia del territorio, caratterizzato da ripidi versanti, stretti canyon e una fitta rete idrografica, amplifica l’impatto delle precipitazioni intense.
A ciò si aggiungono, spesso, l’abuso antropico, con interventi urbanistici inadeguati, la cementificazione selvaggia e la mancanza di manutenzione dei corsi d’acqua, che hanno contribuito ad aggravare la fragilità del sistema.

L’alluvione del 2011 ci ha esposto la profonda connessione tra l’azione dell’uomo e la sua capacità di alterare l’equilibrio naturale, con conseguenze spesso irreversibili.

Ma oltre al dolore e alla distruzione, l’alluvione ha risvegliato e rafforzato un sentimento profondo: la solidarietà.

L’impegno straordinario di volontari, soccorritori, cittadini comuni, tutti uniti da un unico obiettivo: alleviare la sofferenza, supportare le famiglie colpite e ricostruire ciò che era stato perduto.

Questo spirito di resilienza e di collaborazione è un patrimonio inestimabile che ci identifica come comunità e che deve essere coltivato e tramandato alle future generazioni.

Il ricordo di quell’evento non può limitarsi a una commemorazione; deve tradursi in un impegno concreto e continuativo.

La prevenzione del dissesto idrogeologico deve essere elevata a priorità assoluta, con investimenti mirati alla manutenzione del territorio, alla riqualificazione urbana, alla revisione dei piani di prevenzione e alla sensibilizzazione dei cittadini.

Non possiamo permettere che la memoria delle vittime svanisca di fronte a un ritorno alla normalità apparente.

Dobbiamo imparare dagli errori del passato, affrontare le sfide del presente e costruire un futuro più sicuro e sostenibile per le nostre terre.
Il futuro della Val di Vara, della Lunigiana e delle Cinque Terre dipende dalla nostra capacità di onorare la memoria delle vittime con azioni concrete e durature.

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