Un evento meteorologico di eccezionale intensità ha colpito il Savonese e il Ponente Ligure nel tardo pomeriggio, scatenando un quadro di allagamenti diffusi e mettendo a dura prova la resilienza del territorio.
Il fenomeno, caratterizzato da piogge torrenziali, ha determinato un rapido innalzamento dei corsi d’acqua, con i torrenti Stura e Leira che, pur superando temporaneamente le soglie di guardia, hanno poi registrato un parziale rientro.
I dati pluviometrici registrati rivelano l’anomalia dell’evento: a Mele si sono accumulati 130 millimetri di pioggia in un’ora, mentre a Quiliano la precipitazione ha raggiunto i 101 millimetri.
Questi valori, significativamente elevati, testimoniano l’eccezionalità dell’intensità pluviometrica e la conseguente capacità di infiltrazione limitata del suolo, saturo da eventi precedenti.
Le dichiarazioni dell’assessore regionale alla Protezione Civile, Giacomo Giampedrone, in diretta televisiva, delineano uno scenario di transizione complessa.
Sebbene la fase più critica del primo temporale sembri attenuata, l’attenzione rimane alta.
L’assessore ha sottolineato come, a breve, ci si aspetta il passaggio di un nuovo fronte perturbato, le cui caratteristiche, pur potenzialmente meno intense, non escludono ulteriori disagi.
La Protezione Civile, al momento, non ha attivato interventi specifici, ma la vigilanza è massima.
La mancanza di interventi immediati non deve essere interpretata come assenza di problematiche; la persistenza di situazioni a rischio, con potenziali impatti sulle infrastrutture e sulla sicurezza dei cittadini, è una reale possibilità nei prossimi orari e nei giorni successivi.
La vulnerabilità del territorio, aggravata da una combinazione di fattori quali l’urbanizzazione diffusa, la morfologia complessa e il cambiamento climatico, amplifica la suscettibilità agli eventi estremi.
L’evoluzione del sistema meteorologico mostra ora una nuova fase: la formazione di un fronte perturbato al largo di Voltri, destinato a spostare il fulcro dell’attività convettiva verso il centro di Genova.
La traiettoria e l’intensità di questo nuovo sistema rappresentano un elemento cruciale per la valutazione del rischio e l’attivazione di eventuali misure di prevenzione e soccorso.
La comprensione dei meccanismi fisici alla base di questi eventi estremi, unitamente a un rafforzamento delle infrastrutture e a una maggiore sensibilizzazione della popolazione, sono elementi imprescindibili per ridurre la vulnerabilità del territorio e garantire una risposta efficace di fronte alle sfide poste dai cambiamenti climatici.