mercoledì 24 Settembre 2025
18.1 C
Genova

Case di Comunità in Liguria: il PNRR a rischio?

Il quadro attuale delle Case di Comunità in Liguria, delineato dal recente rapporto dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) relativo al primo semestre del 2025, solleva interrogativi cruciali sull’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e sulla sua reale capacità di trasformare l’assistenza sanitaria territoriale.
Nonostante la programmazione di 33 Case di Comunità, solo il 51,5% delle strutture previste risulta effettivamente operativo, evidenziando un divario significativo tra ambizioni programmatiche e realtà sul campo.
L’analisi dettagliata rivela una frammentazione delle strutture e una disparità nell’erogazione dei servizi.

Si riscontra che solo 16 Case di Comunità presentano almeno un servizio sanitario attivo, suggerendo una progressiva, seppur incompleta, strutturazione dell’offerta.

Un numero limitato, precisamente tre, vanta una presenza medica attiva conforme agli standard ministeriali, mentre altrettanto dicasi per l’infermieristica.
Si segnala, inoltre, un gruppo di sei Case di Comunità che, pur dichiarando attivi tutti i servizi obbligatori, presentano ancora lacune nella presenza di medici e infermieri, elementi imprescindibili per garantire un’assistenza completa e integrata.

Infine, solo due Case di Comunità possono considerarsi pienamente operative, con tutti i servizi obbligatori attivi, inclusa la presenza medica e infermieristica, a testimonianza di un percorso ancora in divenire.

Questa situazione non è semplicemente una questione di ritardi burocratici o di difficoltà logistiche.

Essa riflette una più ampia sfida che riguarda la riorganizzazione del sistema sanitario regionale, la ridistribuzione delle risorse umane e la necessità di un cambio di paradigma culturale che veda il territorio come il fulcro dell’assistenza, e la Casa di Comunità come il punto di accesso privilegiato.

L’effettiva funzionalità delle Case di Comunità dipende non solo dalla presenza di infrastrutture, ma anche dalla capacità di attrarre e trattenere professionisti sanitari, dalla creazione di percorsi di formazione continua e dalla promozione di un modello di collaborazione tra diversi attori del sistema sanitario, inclusi medici di medicina generale, specialisti, infermieri, farmacisti e assistenti sociali.
La mancanza di personale qualificato rappresenta un collo di bottiglia critico, esacerbato dalla carenza strutturale di medici e infermieri in Liguria e in altre regioni italiane.
Inoltre, l’efficacia delle Case di Comunità è strettamente legata alla loro capacità di integrare l’assistenza sanitaria con i servizi sociali e le risorse del territorio, promuovendo un approccio olistico e centrato sulla persona.
Il rapporto Agenas sottolinea la necessità di accelerare il processo di implementazione delle Case di Comunità, monitorando costantemente i progressi compiuti e adottando misure correttive tempestive, al fine di garantire che il PNRR si traduca in un miglioramento tangibile della salute e del benessere della popolazione ligure.

L’analisi dei dati deve essere accompagnata da una riflessione più ampia sulle dinamiche territoriali e sulle esigenze specifiche delle comunità locali, per costruire un sistema di assistenza sanitaria più equo, efficiente e sostenibile nel tempo.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -