L’attesa è palpabile: Genova si prepara ad accogliere la 97ª Adunata Nazionale degli Alpini, un evento di portata nazionale e internazionale che, dall’8 al 10 maggio 2026, trasformerà il tessuto urbano in un vibrante crocevia di storie, valori e tradizioni.
Si stima un afflusso compreso tra le 400.000 e le 500.000 persone, con una concentrazione massima prevista per la domenica, giorno della sfilata, dove si prevede la presenza di almeno 100.000 partecipanti.
Questa edizione segna un ritorno significativo per la città, dopo un venticinque anni di assenza, e si presenta come un’occasione unica per celebrare l’identità alpina, intrecciandola con l’anima genovese, un legame storico e culturale profondamente radicato.
Il logo, opera di Caterina Gasperi, incarna questa simbiosi: la Lanterna, faro di speranza e guida per i ritornanti, si fonde con la penna nera, simbolo distintivo degli Alpini, mutata in vela, a rappresentare la vocazione marittima di Genova e la sua apertura verso il mondo.
L’aggiunta della Biosfera sottolinea l’impegno verso un futuro sostenibile, un dialogo costruttivo tra memoria, ambiente e innovazione.
L’Adunata non è solo un raduno di persone, ma un vero e proprio fenomeno sociale, un momento di riappropriazione di valori fondanti come il coraggio, la solidarietà, il senso del dovere e l’amore per la patria.
Come ha sottolineato il presidente dell’Associazione Nazionale Alpini, Sebastiano Favero, l’evento rappresenta un’occasione per rinsaldare legami profondi, forgiati in esperienze condivise e testimonianze di impegno civile e militare.
L’importanza di Genova in questo contesto è evidenziata dalla forte tradizione di reclutamento di alpini liguri e dal prestigioso patrimonio di medaglie al Valor Militare del vessillo genovese.
L’impatto dell’Adunata si estende ben oltre l’aspetto meramente celebrativo.
L’amministrazione comunale, rappresentata dalla sindaca Silvia Salis, riconosce il potenziale di questo evento per la vivacità economica e turistica della città, impegnandosi a sviluppare strategie di accoglienza e gestione dei flussi di persone.
La mobilitazione di oltre mille volontari e operatori sottolinea l’impegno congiunto tra istituzioni, associazioni e cittadini per garantire un’organizzazione impeccabile, dalla logistica alla sicurezza, fino alla gestione del ricco programma di eventi collaterali.
Il vice presidente della Regione Liguria, Alessandro Piana, ha infine rimarcato la necessità di colmare il divario tra la grandiosità dell’evento e la capacità di coinvolgere emotivamente la comunità genovese, augurando che l’Adunata possa lasciare un segno indelebile nei cuori di tutti i partecipanti e dei concittadini.
Si tratta di un’eredità di valori e ricordi che trascendono l’effimero, proiettando l’Adunata come un motore di crescita e di identità per Genova e per l’Italia intera.