La recente conclusione del contratto con l’impresa incaricata del prolungamento della rete metropolitana genovese, in particolare nelle aree della Valpolcevera e del Levante, ha focalizzato l’attenzione sulle prospettive future della mobilità urbana a Genova.
In una conferenza stampa successiva, la sindaca Silvia Salis ha affrontato le crescenti speculazioni relative a un nuovo sistema di trasporto sotterraneo per la Val Bisagno, in seguito all’abbandono del controverso progetto Skymetro.
La sindaca ha espresso un giudizio critico nei confronti del precedente approccio amministrativo, sottolineando la discrepanza tra i tre anni impiegati per elaborare un progetto di limitata fattibilità – un documento di cinquanta pagine intriso di prescrizioni complesse – e l’urgenza di definire una strategia alternativa in soli due mesi.
Nonostante le tempistiche stringenti, l’amministrazione comunale si è dimostrata proiettata verso il futuro, con l’intenzione di presentare un progetto innovativo in risposta al prossimo bando ministeriale per la mobilità.
La sindaca ha messo in luce l’importanza di una visione realistica e pragmatica, rifiutando narrazioni semplicistiche e sensazionalistiche.
Pur riconoscendo il lavoro svolto in precedenza, Salis ha sottolineato che i risultati concreti dello Skymetro, nella migliore delle ipotesi, avrebbero potuto essere percepiti solo a partire dal 2032, un orizzonte temporale inaccettabile alla luce delle attuali esigenze della città.
L’amministrazione comunale, in collaborazione con il dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano, sta quindi valutando una revisione completa del sistema di mobilità nella Val Bisagno.
Questa revisione si concentra in particolare sulla carenza di infrastrutture dedicate, come corsie protette, che limitano l’efficacia del trasporto pubblico.
L’obiettivo è individuare soluzioni immediate e sostenibili, sfruttando al contempo i risultati preliminari degli studi precedenti e minimizzando gli sprechi derivanti dai progetti abortiti.
La collaborazione con il Politecnico mira a fornire una solida base tecnica per lo sviluppo di un sistema di trasporto pubblico efficiente e integrato, in grado di rispondere alle sfide specifiche del territorio genovese, caratterizzato da una complessa orografia e da una densità abitativa elevata.
Il nuovo progetto, si auspica, sarà il frutto di un approccio multidisciplinare, che tenga conto non solo degli aspetti ingegneristici, ma anche delle esigenze sociali ed economiche della comunità.