L’irruzione notturna al liceo Leonardo Da Vinci, culminata in un’azione di danneggiamento, ha innescato un’indagine complessa che coinvolge la Digos e la Procura della Repubblica.
Tra le persone identificate, figura anche un giovane di diciotto anni, appena maggiorenne, il cui coinvolgimento sta contribuendo a delineare il quadro generale degli eventi.
Il procuratore capo Nicola Piacente ha formalmente aperto un fascicolo d’indagine per danneggiamento aggravato, una decisione che sottolinea la gravità delle azioni perpetrate e la necessità di accertamenti approfonditi.
Al di là della mera constatazione del reato, l’attenzione delle autorità si concentra sulla possibile matrice politica dell’azione.
Sebbene le motivazioni restino, per ora, oggetto di speculazione, l’ipotesi di un intento ideologico non può essere esclusa e richiede un’analisi più accurata dei moventi e delle dinamiche interne al gruppo che ha partecipato all’irruzione.
L’identificazione completa dei partecipanti, tra cui anche minori, è un processo in corso, con i nomi dei minorenni già trasmessi alla Procura del Tribunale dei Minorenni per le valutazioni di competenza.
L’indagine non si limita all’episodio del liceo Leonardo Da Vinci.
Gli investigatori stanno esaminando possibili collegamenti con una serie di intrusioni avvenute nelle settimane precedenti, in particolare gli eventi che hanno coinvolto il liceo Calvino di Sestri Ponente e l’istituto Nautico.
Nel caso del liceo Calvino, un gruppo di circa venti ragazzi aveva tentato per tre giorni l’accesso all’edificio, frustrato dall’intervento vigile e collaborativo di genitori e studenti universitari, che hanno saputo sventare i tentativi di effrazione.
Questa pregressa attività, assieme agli altri episodi, solleva interrogativi sul coordinamento e la persistenza di un gruppo o di gruppi con intenzioni simili, suggerendo una possibile escalation di azioni di questo tipo.
L’indagine si configura dunque come un’operazione complessa, volta a ricostruire non solo la dinamica dell’azione di danneggiamento al liceo Leonardo Da Vinci, ma anche a svelare eventuali connessioni con altre iniziative analoghe, valutando a fondo la loro natura, la possibile presenza di un coordinamento e, soprattutto, i motivi che hanno spinto i responsabili a compiere tali gesti.
La collaborazione tra le diverse forze di polizia e la Procura è fondamentale per arrivare a una verità completa e per prevenire il ripetersi di episodi simili.






