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venerdì 7 Novembre 2025

Liguria: Cresce il disagio mentale negli adolescenti, un progetto da 70.000 euro

La Liguria affronta una sfida cruciale per la salute mentale dei suoi adolescenti, con un’impennata di disturbi che richiedono un intervento tempestivo e strutturato.

L’iniziativa promossa dal Gaslini, con il fondamentale sostegno della sua fondazione ‘Gaslininsieme’ e dell’associazione ‘C’è Da Fare’, guidata da Paolo Kessisoglu e Silvia Rocchi, che devolve 70.000 euro raccolti attraverso diverse iniziative, rappresenta una risposta concreta a questo emergente bisogno.
La donazione non è solo un gesto di generosità, ma un segnale di come la collaborazione tra istituzioni sanitarie, enti no-profit e comunità possa generare un impatto significativo.

L’aumento del disagio psichico tra gli adolescenti liguri, in particolare nelle aree più periferiche e con minore accesso ai servizi, si manifesta attraverso una complessa gamma di problematiche: dalla depressione debilitante, spesso accompagnata da disturbi del sonno e dell’appetito, all’autolesionismo come grido di aiuto disperato, fino all’ideazione suicidaria, un campanello d’allarme inaccettabile.
Il ritiro sociale, l’isolamento e la perdita di interesse per attività un tempo gratificanti completano questo quadro allarmante, con profonde ripercussioni non solo sui giovani stessi, ma anche sulle famiglie, le scuole e l’intero sistema sanitario.
Il progetto, concepito come un’interconnessione di risorse e competenze, si articola in due moduli distinti ma complementari.

Il primo modulo mira a rafforzare la presenza e l’efficacia dei servizi di Neuropsichiatria Infantile e Psicologia all’interno del Gaslini Diffuso, presente nei distretti di Imperia, Savona e Lavagna.
Questo significa potenziare l’offerta di prime visite e controlli specialistici ambulatoriali, garantire consulenze rapide e mirate nei reparti pediatrici e psichiatrici per i minori ospedalizzati, sfruttare le opportunità offerte dalla telemedicina per superare le barriere geografiche e promuovere incontri multidisciplinari e multiprofessionali per una visione olistica del paziente.

Il secondo modulo si concentra su percorsi psicoterapeutici intensivi rivolti a un gruppo ristretto di adolescenti particolarmente vulnerabili, offrendo una presa in carico psicoterapeutica continuativa e personalizzata della durata di un anno.

Questo approccio mira a fornire strumenti e strategie per affrontare le problematiche psicopatologiche più gravi, attraverso sedute settimanali individuali con psicologo e neuropsichiatra, un monitoraggio clinico strutturato per valutare i progressi e identificare eventuali criticità, e incontri di gruppo con i genitori per favorire la comprensione, il supporto e la coerenza educativa.
L’integrazione dei genitori nel percorso terapeutico è riconosciuta come un elemento cruciale per il successo del trattamento e per la promozione di un ambiente familiare più sano e supportivo.
Il progetto punta a creare un modello replicabile anche in altre realtà regionali, contribuendo a ridurre le disuguaglianze nell’accesso ai servizi di salute mentale per gli adolescenti.

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