venerdì 5 Settembre 2025
21.3 C
Genova

Liguria, maltempo: Val Fontanabuona isolata, chiesto stato di emergenza

La recente ondata di maltempo ha inferto un duro colpo alla Liguria, con particolare virulenza nella Val Fontanabuona, cuore dell’entroterra tigulliese.
Sebbene l’intervento tempestivo della colonna mobile regionale della Protezione Civile stia progressivamente riducendo l’emergenza, la situazione rimane complessa e richiede un’analisi approfondita dei danni e un impegno costante per il ripristino delle infrastrutture e del tessuto sociale.

Favale di Malvaro emerge come il comune più colpito, con la frazione di Cassottano ancora preda dell’isolamento.

Il crollo di un tratto di strada ha reciso il collegamento viario, relegando gli abitanti a un percorso pedonale per accedere alle proprie abitazioni.
A Malvaro, la mancanza di approvvigionamento idrico rappresenta un’ulteriore criticità, mitigata temporaneamente dall’intervento di Iren tramite autobotti.
L’intervento di ripristino della viabilità a Cassottano, come sottolineato, è subordinato a una valutazione tecnica approfondita che definirà le modalità e i tempi dei lavori, con una ripresa prevista nei primi giorni della prossima settimana.

Questo ritardo, seppur comprensibile, evidenzia la fragilità del territorio e la necessità di pianificare interventi di prevenzione più efficaci.
L’assessore alla Protezione Civile, Giacomo Giampedrone, ha condotto un sopralluogo insieme ai tecnici regionali, quantificando i danni e dialogando con i sindaci della valle.
L’annuncio di una richiesta formale di stato di emergenza riflette la gravità della situazione e l’esigenza di ottenere risorse aggiuntive per affrontare le conseguenze del disastro.

A Cicagna, la fortuna ha voluto che non fossero necessarie evacuazioni, ma un’accurata indagine del territorio è in corso per escludere ulteriori rischi.
La pulizia e il ripristino delle canalizzazioni rappresentano un passo cruciale per prevenire problemi di igiene pubblica e garantire la ripresa delle attività quotidiane.

A Lorsica, la viabilità è stata ripristinata e le frazioni isolate sono state raggiunte, segnalando una relativa stabilizzazione della situazione.
Tuttavia, è fondamentale monitorare costantemente il territorio per individuare eventuali nuove criticità derivanti dalla saturazione del suolo e dalla potenziale instabilità dei versanti.

Un episodio particolarmente significativo riguarda il comune di Fontanigorda, dove la statale 45 era stata temporaneamente deviata a causa della caduta di massi.
Gli interventi di pulizia e messa in sicurezza, coordinati da ANAS, sono mirati a ripristinare la circolazione a doppio senso nel più breve tempo possibile, un obiettivo cruciale per decongestionare le vie di comunicazione e facilitare l’accesso ai centri abitati.

Infine, a San Colombano Certenoli, la chiusura del ponte Calvari rappresenta un ostacolo, sebbene siano disponibili percorsi alternativi per l’attraversamento del fiume.
Questa situazione, pur non compromettendo la connettività complessiva, sottolinea la vulnerabilità delle infrastrutture locali e la necessità di investire in opere di consolidamento e manutenzione preventiva.
L’intera vicenda mette in luce la complessa interazione tra fattori naturali, infrastrutture fragili e gestione dell’emergenza, richiedendo un approccio integrato che coniughi interventi urgenti di ripristino con una pianificazione a lungo termine volta a rendere il territorio più resiliente ai cambiamenti climatici e a proteggere le comunità vulnerabili.

La richiesta di stato di emergenza, in questo contesto, non è solo una procedura formale, ma un segnale di allarme che invita a una riflessione profonda sulle nostre responsabilità verso il territorio e le persone che lo abitano.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -