L’impegno umanitario di Music for Peace, un’organizzazione genovese attiva dal 2004 nel sostegno alla popolazione di Gaza, si concretizza oggi in una straordinaria mobilitazione.
Superando le 40 tonnellate di aiuti alimentari raccolti, si prevede che venerdì, con la conclusione della raccolta, la cifra si attesterà tra le 60 e le 70 tonnellate, testimonianza di un coinvolgimento popolare eccezionale.
Questa iniziativa, promossa in risposta alla richiesta di Global Sumud Flotilla – una missione navale che unisce imbarcazioni provenienti da tutta Europa con destinazione Gaza – riflette un profondo sentimento di solidarietà e una ferma opposizione alla sofferenza che affligge la Striscia.
La precedente missione di Music for Peace, avvenuta nel 2024, ha visto il raggiungimento di Rafah con un carico essenziale di cibo e materiale sanitario, un’esperienza segnata da contestazioni che non hanno però smorzato la determinazione dell’organizzazione.
Come sottolinea Stefano Rebora, fondatore e presidente di Music for Peace, l’obiettivo primario non è solo fornire aiuti materiali, ma risvegliare la coscienza collettiva, promuovendo un senso di appartenenza e responsabilità condivisa.
“Dobbiamo riappropriarci della parola ‘noi’,” afferma Rebora, evidenziando la necessità di un’azione corale e consapevole.
La metafora delle gocce d’acqua che, unite, formano un mare potente, incarna la forza che risiede nella partecipazione di ogni singolo individuo.
Questa azione collettiva mira a manifestare un dissenso netto e inequivocabile nei confronti di una situazione che viene percepita, con crescente preoccupazione, come un genocidio.
La riflessione critica si estende alla comprensione e all’applicazione della Convenzione di Ginevra, interrogando l’assenza di corridoi umanitari che potrebbero alleviare le privazioni della popolazione civile.
La città di Genova, e oltre, ha risposto con entusiasmo a questa chiamata, dimostrando un’adesione diffusa e un desiderio di agire concretamente.
L’azione culminerà il 31 agosto con una fiaccolata che accompagnerà i rappresentanti dei Calp (i portuali genovesi, attivi collaboratori nell’organizzazione di questa operazione unitamente a Music for Peace) e dell’organizzazione stessa verso le navi, per l’imbarco e la partenza.
Il viaggio, con rotta verso la Sicilia, lascerà aperta la possibilità di decisioni successive in base all’evolversi degli eventi e alle esigenze sul campo, ma il messaggio che ne emerge è chiaro: la solidarietà e la speranza, alimentate dalla partecipazione popolare, continuano a navigare verso Gaza.