Il nodo cruciale per il futuro del Palazzo Ducale di Genova, fulcro imprescindibile del panorama culturale ligure, rimane irrisolto.
Mentre l’amministrazione comunale ha formalmente designato i propri membri per la nuova governance, l’inerzia della Regione Liguria prosegue, generando un vuoto operativo che rischia di compromettere la ripresa di un’istituzione di tale rilevanza.
La denuncia, avanzata con fermezza dal gruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, sottolinea una situazione preoccupante e richiede urgenti chiarimenti.
L’assenza di una governance operativa non è un mero inconveniente amministrativo; rappresenta un ostacolo significativo alla programmazione di eventi, alla gestione del patrimonio artistico e alla valorizzazione del complesso monumentale, con ripercussioni tangibili sull’attrattività turistica e sulla vitalità culturale della città.
Il silenzio proveniente da Palazzo San Giorgio solleva interrogativi legittimi.
Si tratterebbe, per caso, di una sottovalutazione del ruolo e del prestigio dell’incarico, in ragione della sua natura gratuita? Oppure rifletterebbe, più emblematicamente, una persistente marginalizzazione della cultura nelle priorità strategiche dell’attuale amministrazione regionale? L’ipotesi, purtroppo plausibile, è che la cultura sia percepita come un settore secondario, destinato a essere trascurato in favore di logiche di convenienza politica.
L’attuale scenario evidenzia una preoccupante tendenza: mentre la coalizione di governo si concentra su ridefinizioni interne e assegnazioni di prerogative, l’effettivo funzionamento delle istituzioni culturali, pilastri del tessuto sociale ed economico ligure, viene sacrificato sull’altare di ambizioni personali e dinamiche di potere.
La gestione del patrimonio culturale non dovrebbe essere subordinata a calcoli di bottega o a compromessi ideologici, ma meritare un trattamento di priorità assoluta, riconoscendone il valore intrinseco e il potenziale di crescita.
Il Partito Democratico rivolge un appello solenne al Presidente della Regione Liguria, Giovanni Bucci, e all’Assessore competente, esortandoli ad accelerare le nomine necessarie e a porre fine a questa inaccettabile procrastinazione.
Palazzo Ducale, con la sua storia millenaria e il suo inestimabile patrimonio artistico, non può permettersi un’attesa indefinita.
È imperativo garantire una governance competente e proattiva, in grado di affrontare le sfide del presente e di proiettare l’istituzione verso il futuro, valorizzandone il ruolo di motore culturale e di vetrina per l’immagine della Liguria.
L’urgenza è palpabile: il futuro del Palazzo Ducale, e con esso una parte significativa dell’identità culturale ligure, è in gioco.