giovedì 28 Agosto 2025
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Genova

Rapina a Portofino: Colpo Audace e Indagini in Corso

L’audace colpo perpetrato ieri sera a Portofino, mirato a una prestigiosa gioielleria, ha scosso la tranquillità della celebre località turistica.
Due malviventi, agendo con una precisione che suggerisce un’attenta pianificazione, hanno perpetrato la rapina, sfruttando apparentemente una prevedibile routine di controlli stradali operati dalle forze dell’ordine.
Il loro piano, apparentemente meticolosamente costruito, prevedeva l’abbandono del veicolo utilizzato – un motociclo – in un punto strategico di Santa Margherita Ligure, interrompendo così ogni traccia immediata e complicando le operazioni di identificazione.

Le indagini, condotte con la collaborazione della Polizia Locale, si concentrano ora sull’analisi minuziosa del vasto circuito di videosorveglianza pubblico e privato che costella la regione.
Gli investigatori stanno esaminando ogni singolo frammento di registrazione, nella speranza di ricostruire il percorso dei rapinatori e di identificare eventuali complici.
Particolare attenzione è rivolta alla registrazione interna della gioielleria, dove i due individui, abilmente mascherati con copricapo e occhiali scuri, intimorirono i presenti, imponendo un silenzio assordante.

La professionalità dell’esecuzione suggerisce una preparazione accurata e un’ottima conoscenza della zona e delle sue abitudini.
L’ammontare esatto del bottino resta al momento incerto, in attesa della denuncia formale del proprietario.

L’inventario in corso, un’operazione complessa data la natura di oggetti di lusso e valore inestimabile, mira a quantificare con precisione le perdite, che includono presumibilmente orologi di pregio, gioielli e altri manufatti di valore.
Il colpo, oltre alla perdita materiale, ha portato alla luce la vulnerabilità di una località spesso percepita come sicura, sollevando interrogativi sulle misure di sicurezza esistenti e sulla necessità di rafforzarle.
Gli inquirenti stanno valutando l’ipotesi che i rapinatori abbiano operato con la complicità di qualcuno che conosceva gli orari di apertura e chiusura della gioielleria, i movimenti del personale e le dinamiche dei controlli delle forze dell’ordine, aprendo così nuove piste investigative.

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