venerdì 5 Settembre 2025
21.8 C
Genova

Riva Trigoso: Tensioni e Scritte contro la Cappella, un Dibattito Aperto

Nella quiete di Riva Trigoso, frazione di Sestri Levante, si è manifestata, attraverso inquietanti scritte apparse sulla facciata della cappella di via Palermo, una nuova ondata di tensione sociale.

L’episodio, che mira direttamente a un luogo di culto dipendente dalla parrocchia di San Bartolomeo della Ginestra, riemerge come eco di un dibattito più ampio e complesso che anima la val Petronio da mesi.

Il cuore della controversia ruota attorno alla potenziale destinazione d’uso della cappella, suggerita come possibile sede per una moschea.
L’iniziativa, nata dall’esigenza di offrire una struttura adeguata alla crescente comunità musulmana presente nel territorio, aveva precedentemente innescato un acceso confronto tra diverse fazioni.
Ricordiamo i tentativi di dialogo del passato, quando l’imam Ahmed Abdan e il parroco don Emanuele Muratore avevano incontrato il sindaco Francesco Solinas, alla ricerca di una soluzione condivisa che conciliasse le esigenze religiose di tutte le componenti della comunità.
Questi tentativi di mediazione, pur avendo ricevuto un iniziale sostegno da parte di realtà significative come la confraternita cattolica del vicariato sestrese e il movimento dei Focolari, si sono scontrati con un’opposizione altrettanto vigorosa, concretizzata in una raccolta firme, sebbene mai formalmente presentata all’amministrazione comunale, che testimoniava un profondo scetticismo e, in alcuni casi, apertamente ostile.

L’episodio delle scritte, quindi, non è un evento isolato, ma si inserisce in un contesto di polarizzazione sociale che riflette dinamiche più ampie di integrazione religiosa, identità culturale e paura del diverso.
La difficoltà di trovare un terreno comune si traduce in manifestazioni di intolleranza che, purtroppo, ledono il diritto alla libertà di culto e alimentano un clima di sospetto e divisione.

Le scritte, intese come una forma di protesta violenta e intimidatoria, sollevano interrogativi cruciali sulla convivenza civile e sulla necessità di promuovere un dialogo costruttivo che superi pregiudizi e paure.
Le indagini, affidate ai Carabinieri, mirano a identificare i responsabili e, soprattutto, a comprendere le motivazioni profonde che hanno portato a questo gesto, con l’obiettivo di prevenire ulteriori episodi e favorire una più serena convivenza nella comunità di Riva Trigoso e, più in generale, in tutta la val Petronio.
L’episodio ci invita a riflettere sul significato di accoglienza, rispetto e responsabilità condivisa, valori imprescindibili per la costruzione di una società inclusiva e pacifica.

- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -
- pubblicità -