Un evento di notevole impatto ha colpito la Val Bisagno, a Staglieno, con la rottura di una condotta idrica primaria.
La frattura, localizzata tra via Bobbio e via Montaldo, ha generato una significativa depressione superficiale, manifestatasi come voragine che ha compromesso l’integrità del manto stradale.
La situazione ha immediatamente comportato la chiusura temporanea di tratti viari per garantire la sicurezza pubblica e facilitare le operazioni di soccorso.
In particolare, una delle corsie di via Bobbio è stata interdetta al transito, aggravando ulteriormente le problematiche legate alla viabilità locale.
Le autorità competenti hanno prontamente attivato un dispositivo di intervento coordinato.
Sul posto, sono intervenuti i Vigili del Fuoco, il personale del 118 per la gestione di eventuali emergenze sanitarie, i tecnici di Ireti, responsabile della gestione della rete idrica, e i rappresentanti della Cosme, l’azienda incaricata dei lavori di potenziamento infrastrutturale relativi ai cosiddetti “assi di forza” della mobilità in Val Bisagno.
Quest’ultimo intervento mira a migliorare la fluidità del traffico e la connettività nella zona.
Ireti ha proceduto all’immediata sospensione dell’erogazione idrica per consentire la riparazione della condotta.
La complessità dell’intervento, dovuta alla grandezza della tubatura e all’entità del danno, implica tempi di ripristino prolungati, con conseguenti disagi per la popolazione servita.
Le stime preliminari dei tecnici indicano un ritorno alla normalità non prima di diverse ore, con previsioni che collocano il ripristino completo del servizio per la serata stessa, probabilmente entro la mezzanotte.
L’interruzione ha un impatto significativo su numerose utenze domestiche e commerciali.
Al momento, rimangono privi di acqua corrente gli edifici di via Montaldo, fino al civico 19, con conseguenze dirette sulla vita quotidiana e sulle attività economiche della zona.
L’episodio solleva interrogativi sulla vulnerabilità delle infrastrutture idriche, l’importanza della manutenzione preventiva e la necessità di una pianificazione strategica per minimizzare i rischi e garantire la continuità del servizio alla comunità.
L’evento rappresenta un monito per valutare e potenziare la resilienza delle infrastrutture critiche, in un contesto di crescente complessità ambientale e urbana.