Il 12 agosto, Sant’Anna di Stazzema sarà teatro di un commovente atto di memoria, segnando l’81° anniversario di uno dei più terribili crimini di guerra perpetrati sul territorio italiano durante l’occupazione nazifascista.
L’orazione ufficiale sarà pronunciata dalla sindaca di Genova, Silvia Salis, un gesto simbolico che unisce due città legate da un profondo spirito di resistenza e un impegno costante alla salvaguardia della memoria storica.
L’evento, organizzato dal comune di Stazzema, si preannuncia come un momento solenne e partecipato, con un programma strutturato per onorare le vittime e riflettere sulle responsabilità del passato.
La giornata si aprirà con una Messa solenne, un atto di fede e di raccoglimento, a cui seguiranno i saluti istituzionali delle autorità presenti.
Oltre al sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, e al presidente dell’associazione Martiri di Sant’Anna, Umberto Mancini, si attende il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, che lo scorso anno tenne un’orazione particolarmente sentita.
L’assenza di rappresentanti del governo nazionale, pur non inficiando il significato dell’evento, sottolinea la necessità di un impegno continuo e condiviso a livello nazionale per la tutela della memoria della Resistenza.
L’eccidio di Sant’Anna di Stazzema, consumatosi il 12 agosto 1944, rappresenta una macchia indelebile nella storia italiana.
Soldati tedeschi appartenenti a tre compagnie della SS, affiancati da collaborazionisti della Repubblica Sociale Italiana, massacrarono in poche ore 560 civili innocenti, tra cui un numero spaventoso di bambini.
L’atrocità si consumò in un contesto paradossale: poche settimane prima, il villaggio era stato designato come “zona bianca” dai tedeschi, un presunto segno di sicurezza destinato a rivelarsi un’amara illusione.
Le truppe nazifasciste, in un’azione pianificata e spietata, circondarono Sant’Anna, impedendo qualsiasi tentativo di fuga, mentre un quarto reparto bloccava le vie di accesso da Valdicastello.
L’eccidio non fu un semplice atto di violenza indiscriminata, ma una deliberata dimostrazione di forza e di terrore, volta a reprimere ogni forma di resistenza e a punire una popolazione civile che, con la sua semplice esistenza, rappresentava una potenziale minaccia per l’occupazione nazifascista.
Oggi, Sant’Anna di Stazzema custodisce un memoriale e un museo, luoghi di riflessione e di apprendimento che accolgono ogni anno migliaia di visitatori da tutta Europa, testimoniando l’importanza di non dimenticare, di tramandare la memoria alle nuove generazioni e di vigilare costantemente affinché simili tragedie non si ripetano mai più.
L’orazione della sindaca di Genova rappresenta un ponte tra due città che hanno condiviso il dolore della guerra e l’orgoglio della Resistenza, un impegno comune a costruire un futuro fondato sulla pace, sulla giustizia e sulla memoria condivisa.