Un clima di profonda incertezza e crescente disagio sociale avvolge il cantiere dello stralcio B della Variante Aurelia della Spezia, dove circa quaranta operai e impiegati hanno incrociato le braccia in segno di protesta.
La situazione, già tesa a seguito delle difficoltà incontrate nel cantiere gestito dalla ditta ICI, si è ulteriormente aggravata a causa di gravi inadempienze contrattuali da parte dell’impresa Manelli, leader nell’esecuzione dei lavori.
La decisione di proclamare uno sciopero permanente, a partire dalle prime ore del mattino, è stata presa in risposta al mancato versamento della mensilità di settembre, un problema che si aggiunge a una lunga serie di ritardi accumulati nei mesi precedenti.
Le organizzazioni sindacali, Fillea Cgil e Filca Cisl, attraverso i loro rappresentanti Mattia Tivegna e Mario Benvenuto, denunciano apertamente la gravità della situazione, evidenziando come la gestione finanziaria dell’azienda stia mettendo a dura prova la stabilità economica di numerosi lavoratori e delle loro famiglie.
Al di là della mera questione del pagamento degli stipendi, emerge una preoccupazione più ampia legata alla sostenibilità stessa del progetto infrastrutturale e alla responsabilità sociale dell’impresa Manelli.
La morosità reiterata non è solo un problema economico, ma incide profondamente sul morale e sulla serenità dei lavoratori, generando stress, ansia e una diffusa sensazione di abbandono.
Si tratta di persone che, con il loro lavoro, contribuiscono alla realizzazione di un’opera strategica per la regione, e che si sentono tradite dalla promessa di un impiego stabile e dignitoso.
L’iniziativa di sciopero rappresenta un atto di autodifesa, una risposta disperata di fronte a una situazione che rischia di compromettere il futuro di decine di nuclei familiari.
Nonostante le rassicurazioni verbali ricevute dall’azienda, le quali non si sono tradotte in azioni concrete, la situazione è rimasta irrisolta, alimentando un crescente senso di frustrazione e sfiducia.
Le organizzazioni sindacali, riconoscendo l’importanza strategica della Variante Aurelia per lo sviluppo del territorio, sollecitano con urgenza la convocazione di un tavolo di confronto presso la Prefettura.
Questo tavolo dovrebbe coinvolgere Anas, l’impresa Manelli, le istituzioni locali e le rappresentanze sindacali, al fine di individuare soluzioni immediate e garantire il pagamento degli arretrati e la prosecuzione regolare dei lavori.
La mobilitazione dei lavoratori, a meno di interventi risolutivi e concreti, si protrarrà, testimoniando la determinazione di un gruppo di persone a non rassegnarsi a una condizione di precarietà e incertezza, e rivendicando il diritto a un lavoro dignitoso e al rispetto delle proprie spettanze economiche.
L’episodio solleva interrogativi più ampi sulla governance dei cantieri infrastrutturali e sulla necessità di meccanismi di controllo più efficaci per tutelare i diritti dei lavoratori e garantire la corretta esecuzione delle opere pubbliche.






