giovedì 31 Luglio 2025
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Sequestrati accendini non conformi: 200.000 euro di merce bloccati

Un’operazione congiunta tra l’Ufficio dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di La Spezia e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza ha portato al sequestro di una ingente quantità di accendini non conformi, per un valore di mercato stimato in 200.000 euro.

Si tratta di oltre 620.000 unità provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese, inizialmente destinate all’immissione nel mercato italiano attraverso un’importazione apparentemente regolare di accendini, accendisigari e bruciatori.

L’azione, frutto di un’attività di controllo mirata sulle importazioni provenienti dall’estremo oriente, ha evidenziato una criticità di sistema ben più ampia di un semplice episodio di non conformità.

Il sospetto, emerso durante l’ispezione doganale, è stato prontamente approfondito attraverso un’analisi tecnica approfondita, condotta dai laboratori specializzati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

I risultati, inequivocabili, hanno certificato la palese violazione di stringenti normative nazionali ed europee, in particolare per quanto concerne l’altezza della fiamma prodotta e la resistenza meccanica degli accendini stessi, fattori cruciali per la sicurezza degli utenti.
La verifica dei dati, reiterata con un secondo controllo indipendente su richiesta delle parti interessate, ha confermato in modo inoppugnabile le prime conclusioni.
La scoperta solleva interrogativi significativi sulle procedure di controllo a monte dell’importazione, sia a livello cinese che italiano, e sulla responsabilità dei soggetti coinvolti nella filiera commerciale.

La severità delle normative europee in materia di sicurezza dei prodotti, in particolare per quanto concerne gli articoli destinati al contatto diretto con il consumatore, è volta a prevenire potenziali rischi di incendio, ustioni e infortuni.
La presenza sul mercato di prodotti non conformi rappresenta una seria minaccia alla salute pubblica e un potenziale danno economico per i consumatori.
In linea con la normativa vigente e le direttive del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, l’autorità doganale ha adottato le misure più opportune per garantire la tutela della collettività.

La maggior parte della merce sequestrata è stata respinta verso il Paese di origine, in ottemperanza alle disposizioni del Mmit.

Una porzione del carico, su richiesta esplicita dell’importatore, è stata destinata alla distruzione, prevenendo così qualsiasi possibilità di immissione nel mercato interno.
L’evento ha rafforzato l’importanza di una vigilanza costante e di un approccio proattivo nella tutela della sicurezza del consumatore e nella lotta al commercio illegale di prodotti non conformi.

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