lunedì 29 Settembre 2025
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Sicurezza e economia: Seafuture 2025 proietta l’Italia nel futuro.

La sicurezza nazionale e lo sviluppo economico non sono entità antitetiche, bensì due facce della stessa medaglia, soprattutto nel contesto geostrategico attuale.

Questa riflessione, centrale nell’ambito della Difesa italiana, è stata al cuore di Seafuture 2025, l’evento di riferimento a livello internazionale per le tecnologie marittime applicate alla sicurezza e alla difesa, tenutosi presso la base navale della Spezia.

La manifestazione, che ha visto la partecipazione di ottanta delegazioni estere e trecento settanta aziende, rappresenta una piattaforma cruciale per la costruzione di partnership e l’innovazione nel settore.

L’approccio del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, sottolinea la necessità di superare le divisioni interne, promuovendo un ambiente di equità e legalità, sia a livello nazionale che internazionale.

In un mondo segnato da crescenti tensioni e instabilità, l’Italia deve agire con pragmatismo, una “realpolitik” informata da principi etici solidi, una forza dissuasiva utilizzata non per l’aggressione, ma per la protezione dei propri cittadini, in particolare delle generazioni future.
La forza militare, in definitiva, deve essere garante di libertà e sicurezza, non uno strumento di coercizione.
Parallelamente all’entusiasmo generato dall’evento e dalle opportunità di business che ne derivano, si è registrato un dibattito aperto, con la presenza di associazioni pacifiste che manifestano la loro preoccupazione per la militarizzazione del mare.

Questa compresenza di voci diverse evidenzia la complessità del tema, richiamando alla necessità di un dialogo costruttivo e di una riflessione profonda sul ruolo della tecnologia e della forza militare nel panorama globale.

La Liguria, e in particolare La Spezia, ricoprono un ruolo strategico in questo scenario.

Il legame storico con l’industria della difesa e la presenza di strutture navali avanzate, come il Polo nazionale della dimensione subacquea, costituiscono un patrimonio inestimabile.

La “blue economy”, l’economia basata sulle risorse marine, rappresenta un vettore di crescita sostenibile e innovazione tecnologica, con il potenziale di creare nuovi posti di lavoro e rafforzare la competitività del territorio.
L’impegno della Regione Liguria, attraverso investimenti mirati e politiche di sostegno, testimonia la volontà di sfruttare appieno le opportunità offerte da questo settore in continua evoluzione.

Come sottolineato dall’Ammiraglio Enrico Credendino, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Seafuture non è solo un evento commerciale, ma un’occasione unica per rafforzare le sinergie tra i diversi attori del settore e per promuovere la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie.
L’abilità di costruire navi, intesa come sintesi di ingegneria, innovazione e capacità industriale, rappresenta un elemento distintivo del know-how italiano, in grado di proiettare il nostro Paese in un ruolo di leadership a livello internazionale.

L’auspicio, espresso da Cristiana Pagni, presidente di Italian Blue Growth, è che le generazioni future possano crescere in un mondo libero da conflitti, un obiettivo raggiungibile solo attraverso la cooperazione, il dialogo e un impegno costante per la pace e la sicurezza globale.

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